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Ugo Volli
Cartoline
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Conversazione surreale con un 'funzionario' di Hamas 11/08/2009

Cari amici, mi sono arrivate parecchie risposte, in genere ragionevoli ed educate alla mia cartolina di qualche giorno fa sulle spose bambine, e ho avuto l'onore anche di qualche post, in genere meno ragionevole e assai meno educato da parte di diversi blog islamisti e simili. Tutti più o meno affermano che ho preso "una cantonata" perché le bambine non erano, forse, spose ma "damigelle", o "sorelle" o "facevano le veci", o addirittura erano "orfane", naturalmente delle vittime dell'operazione "piombo fuso" e che Hamas era (come sempre) benemerita a trovare chi si occupasse di loro, dato che la colpa era  (come sempre) di Israele. A me tutte queste risposte non convincono, sono incompatibili con loro, poco convincenti, non corrispondono a quel che si vede nelle foto, mi sembrano lontane da quel che so degli usi islamici. La più importante è però che magari quel ridicolo matrimonio collettivo riguardava donne adulte e invisibili (qualcuno mi ha mandato anche una foto francamente orribile in cui si vedevano queste spose adulte in un abito bianco burka, che sembra tanto la divisa del Ku Klux Khan). E però certamente 1. queste donne erano trattate in maniera disgustosa, come è regola nell'Islam; 2. le bambine, conciate in quella maniera erano altrettanto degradate; 3. I matrimoni con bambine dagli otto anni in su sono legali e massicciamente praticati nel mondo islamico, Gaza inclusa. Hamas forse non organizza festival pubblici della pedofilia, ma accetta che sia praticata in massa.
Però certamente posso aver detto, qui come in altre circostanze qualcosa di inesatto. Le cartoline che vi mando non sono giornalismo di inchiesta, sono "corsivi", secondo la tradizione del giornalismo italiano, cioè commenti sarcastici che prendono partito sui fatti del giorno. Naturalmente cerco di documentarmi meglio che posso, di darvi notizie che non stiano sui giornali italiani; ma l'esattezza di quel che vi scrivo, esagerazioni satiriche a parte, dipende da quella delle mie fonti.  Se scoprirò di aver detto delle cose non vere, non mancherò di dichiararlo. Per ora, sulle spose bambine, resto nel dubbio.
Dato che questa è una cartolina umoristica, voglio concluderla con una piccola satira su questa faccenda. L'autore non sono io, ma una gentile lettrice che me l'ha mandata. Il suo nome è Rachele Levi:
 
"Ho messo insieme le dichiarazioni contraddittorie di Hamas sulla faccenda in un ipotetico incontro tra la sottoscritta ed un funzionario di Hamas, non ridete, si fan chiamare davvero "funzionari"
Ovviamente essendo io una donna e per di più ebrea, un terrorista, pardon, funzionario di Hamas non mi avrebbe nemmeno considerata, però forziamo la mano alla fantasia.

Rachele (io): "Ho visto le foto ed il video..."

Funzionario: "Sì hai visto? Non siete riusciti a spegnere la nostra capacità di essere felici!"

R. "Felici come pedofili?"

F. "No no, quelle son figlie delle vedove del vigliacco genocidio perpetrato dai maledetti sionisti con la complicità..."

S. "Sta parlando di Cast Lead"?

F. "Sì esatto, comunque le vostre assurde accuse di pedofilia di massa son false, come dicevo quelle son le figlie delle vedove che rappresentano le madri che si risposano secondo la tradizione"

S. "Mai saputo di tale tradizione e poi, scusi, ma i morti di Cast Lead son 1.300 (se la cifra è esatta...) ed avete detto che si trattava per la maggior parte di donne e bambini quindi dove le avete trovate 550 vedove? E poi, tutte queste vedove han almeno una figlia di otto anni? I conti non tornano"

F. "No, no, non travisare le mie parole bugiarda sionista! Ho detto che quelle son spose di 18 anni, forse qualcuna ne ha sedici non di meno!"

S. "18, 16 anni? Ma ha visto le foto? Quanto durano gli anni da voi? Sei mesi? Si vede che son bambine"

F. "Ancora travisi le mie parole essere impuro (come son tutte le donne ed i cani)! Quella era una festa dove le bambine erano vestite da sposa ma solo come le vostre damigelle"

A questo punto vorrei chiedergli dove erano allora le vere spose e con che coraggio han sfruttato le bambine ma la discussione è diventata talmente surreale che un lampo di luce inonda la stanza ed appare un essere etereo che con voce possente grida. "Sono il dio degli imbecilli ma questo è troppo anche per me!" ed incenerisce il funzionario di Hamas con un fulmine.
Rachele guarda il mucchietto di cenere poi sfiora con affetto e dolore la propria arma preferita, la tastiera del computer, quindi si rivolge al dio degli imbecilli: "Avresti parecchio da fare anche nel mio paese"
Il dio degli imbecilli chiede: "Italia o Israele?"
Rachele ricaccia indietro una lacrima e con voce triste ma ferma risponde: "Tutti e due"."

Grazie Rachele

Ugo Volli


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