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Ugo Volli
Cartoline
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Non è grande il nostro Obama? Gli diamo una laurea honoris causa in urbanistica? 05/08/2009

Dovete sapere che il nostro bellissimo benefattore Obama "lingua d'oro"  non è solo il presidente più veloce del West, essendo arrivato al vertice della prima superpotenza mondiale senza aver mai amministrato non dico una città o uno stato, ma nemmeno un piccolo condominio e avendo fatto il parlamentare per una sola legislatura (e si vede, eccome se si vede), non è solo un avvocato laureato con lode che non ha sostanzialmente esercitato il mestiere, ma ha molte altre virtù. Per esempio è architetto, pianificatore urbanistico e in questa veste ha preso particolarmente a cuore le sorti di quella difficilissima città che è Gerusalemme, dove convergono due popoli, tre religioni, un numero difficile da contare di colline, e una quantità innumerevole di macchine strombazzanti.
Ho il piacere di comunicarvi in anteprima il suo nuovo regolamento urbanistico, ma prima devo farvi una premessa. Se ci trovate un tono, come dire, un po' razzista, non fateci caso, devo aver sbagliato io, non può essere certo lui che è buono. Dunque il primo articolo dice che se un ebreo compra casa a Gerusalemme e ci va ad abitare è un colono. Il secondo che se un arabo occupa una casa che non è sua, se questa casa appartiene legalmente un altro arabo, allora compie un reato. Se invece è di un ebreo, ne ha il pieno diritto. Una cosa sacra come la nazionalità viene prima della legge. Se un proprietario ebreo non capisce questo principio e chiede al tribunale di cacciar via l'occupante abusivo, allora sono colonialisti lui, il tribunale, la polizia e Israele. Stessa procedura per le case abusive: se le costruisce un ebreo è un criminale e la casa va abbattuta. Se è un arabo, applausi e nessuno si azzardi a toccare la sua realizzazione architettonica. Inoltre: se lo Stato israeliano vuol fare delle strade, delle gallerie, delle scale o dei musei archeologici, si tratta di un violento atto di guerra. Se gli islamici scavano sul Monte del Tempio e buttano via i brutti sassi che ritrovano, brutti perché anticaglie e soprattutto sospetti di poter testimoniare su un passato ebraico del luogo (che di per sé è una pretesa colonialista), fanno benissimo. Gli archeologi che volessero impedirlo sono colonialisti.
Infine Gerusalemme dev'essere capitale di due stati, come tutti sanno che ce n'è tantissime nel mondo, per esempio Washington, che è capitale degli Stati Uniti e anche del Central Distict, oppure di nessuno. E dato che la violenza sionista impedisce agli arabi di issare come avrebbero diritto la bandiera palestinese sul monte del Tempio, Gerusalemme non può essere la capitale di Israele. Tant'è vero che le ambasciate devono stare tutte a Tel Aviv e anche se il governo e il parlamento israeliano stanno a Gerusalemme bisogna continuare a riferirsi a Israele come lo Stato di Tel Aviv. 
Che ne dite? Non è grande il nostro Obama? Gli diamo una laurea honoris causa in urbanistica? Voi dite che non sono cose originali, che tutta Eurabia ha sempre pensato e detto cose analoghe, e anche l'Onu e l'Unesco lo sostengono? Già ma lui è il presidente degli Stati Uniti.

Ugo Volli


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