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La strage di Bologna e l'analisi di Piera Prister 05/08/2009
L'articolo è inesatto e sviante. Lo sviamento gli deriva necessariamente dal far proprio un parere di Cossiga sul punto e quindi da una battuta, perchè tutto ciò che disse Cossiga sul punto era battuta. La strage fu fascista anche se probabilmente quei due individui condannati non furono gli esecutori materiali o se lo furono ciò accadde senza conoscenza dei mandanti veri e comunque la prova giudiziaria della loro responsabilità - la testimonianza Sparti - poteva bastare per una condanna solo in un sistema giudiziario come questo. La strage fu decisa da ambienti fascisti nazionali con la collaborazione di terroristi internazionali aggregati in ambito neonazista tedesco. Nei giorni della strage, infatti, a Bologna sono presenti lerce figure della neuekreutz neonazista operanti in tutto il mondo e in particolare contro interessi israeliani in occidente. In Israele non sono mai riusciti ad entrare. La strage venne decisa in ambienti eversivi nazionali e lo prova l'attività  successiva di depistaggio e favoreggiamento per la quale sono stati condannati, oltre che gli autori materiali, anche altri e per averne esatta nozione è uno di quei casi in cui occorre necessariamente disporre del mezzo più complesso più difificile e più rischioso di tutti per capire questi eventi: il sistema intelligente, e cioè una struttura astratta di ragionamento che renda ragione di uno scenario altrimenti informe ed illeggibile o comunque non strutturato. Le indagini iniziali furono conferenti e congrue nel ricercare elementi comuni con altre stragi (piazza della Loggia a Brescia 28 maggio 1974) e l'ipotesi del movimento neofascista Ordine Nuovo fu la sola ipotesi istruttoria fondata, perchè il teorema è lì e il nesso è lì. La strage fu fascista perchè solo ed esclusivamente la canaglia fascista concepì in quegli anni la strategia dell'attentato clamoroso quale mezzo di scatenamento della reazione militare per il rovescimaento autoritario dello stato democratico: la strategia terroristica marxista era diversa e operò diversamente. Dormono a Bologna in alberghi del centro, la sera prima della strage, importanti terroristi neonazisti tedeschi: erano in vacanza in Italia? La strage fu fascista ed oggi, con il ricorso ad avanzatissimi mezzi o sistemi intelligenti è probabilmente possibile per la prima volta individuare nessi operativi fra stragi diverse, fra uomini accomunati da un odio sbavante e sanguinario contro Israele e dalla chimera di un progetto che mancò per poco ma fu messo in opera, dalla notte di Tora Tora alla strage di Bologna, i due punti cardinali della meteora fascista eversiva. Ripeto: Ordine Nuovo, l'aristocrazia neofascista italiana. Una pista che fu battuta subito e che poi venne inspiegabilmente abbandonata. Ordine Nuovo continuava ad essere il centro di un progetto che aveva collaboratori ovunque e che uccideva a piacimento (i giudici Occorsio, Amato, il tentativo a Pier luigi Vigna, il pentito Buzzi esecutore materiale della strage di Brescia). Parlare è difficile e pericoloso perchè questa Italietta fascistella e insulsa ha i suoi punti di forza dentro e non fuori le istituzioni e - ripeto - la lettura con un sistema intelligente produce subito evidenze ricorsive fin quasi banali per la loro ovvietà . Quindi, scrivere di tale strage e dei palestinesi non è che sia ingenuo, perchè i fascisti del tempo ebbero contatti e affari con gruppi islamici ai quali li univa l'odio antisemita, ma la strage di Bologna resta fascista, non palestinese. La caratteristica cognitva di un sistema intelligente multivariante è quella di inserire nel modello in esame una incognita e di farla operare fino all'accrescimento di informazioni utili alla sua soluzione. L'accrescimento è un fenomeno che struttura contetsi diversi: ci sono alti ufficiali dei carabinieri sia nela strage di Bologna che in quella di Brescia. Ci sono leaders d'opinione sia nell'una che nell'altra. Ci sono mille altre simmetrie. La simmetria è la prova di una a struttura. La struttura si fonda su punti diversi dislocati in modo non casuale in uno spazio mai randomizzato. Lo spazio meno randomizzato di tutti è quello fascista: il rapporto fra il caso e la necessità  è un rapporto d'ordine. Ordine Nuovo era ed è un ordine. Noto l'assioma, ne deriva deduttivamente il teorema. In matematica. Ma anche nella giustizia, almeno le volte in cui, come ha insegnato il razionalismo ebraico, essa è more geometrico demonstrata.

Non va dimenticato che in quegli anni l'OLP di Arafat collaborava intensamente con il terrorismo in Europa. Di sinistra (RAF) e anche di estrema destra neonazista. Il nemico comune era Israele, cioè gli ebrei. Nei vari campi dove i fedayin si esercitavano (Libano, Romania ecc.) l'addestramento militare era comune. Più che possibile quindi che la matrice palestinese, con l'aiuto del terrorismo italiano, sia stata alla base dell'attentato. Quello che fa riflettere è che quella pista non fu mai seguita, e la spiegazione sta molto probabilmente negli accordi che i governi italiani, a guida Andreotti-Craxi, avevano preso con il terrorismo palestinese. Il che spiegherebbe l'attentato di Bologna.

Un saluto cordiale,
IC redazione


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