Una manifestazione per Nir e Liz
No, non ci lasceremo portar via Israele. Non lo permetteremo, ne' dai pazzi fanatici terroristi palestinesi, ne' dagli arabi moderati che vogliono riempire il nostro paese di altri arabi per cancellarlo, ne' dai palestinesi moderati tipo Abu Mazen che dice "Fatah non riconosce il diritto di Israele ad esistere".
Nemmeno da Obama che pretende tutto da Israele e niente dai palestinesi.
Nemmeno da Obama che cerca di mettere all'angolo Bibi Netaniahu costringendolo a scelte disastrose per tutti noi.
Non ci lasceremo portar via Israele dai fanatici religiosi che ogni sabato costringono la polizia a lavorare fregandosene se, per colpa loro, dissacrano il sabato.
Non ci lasceremo portar via Israele dai sinistroidi scemi e autolesionisti, quelli che odiano il Paese, che odiano l'esercito, quelli che fanno il saluto nazista a giovani studenti sionisti che cantano.
Quelli che hanno appena aperto un locale alternativo, per scemi come loro, a Tel Aviv, in cui e' vietata l'entrata ai soldati.
Un soldato prima di essere sbattuto fuori ha esclamato "Ma come, noi difendiamo Israele e voi ci scacciate." e il proprietario scemo del locale alternativo per scemi gli ha risposto " Voi non difendete niente, assassini di palestinesi".
Questa gentucola alternativa non ci portera' via Israele.
Non ci lasceremo portar via Israele nemmeno da chi odia i gay.
L'altra sera un uomo mascherato si e' introdotto in un locale gay e ha incominciato a sparare. Ha ucciso due ragazzi, Nir di 26 anni e Liz di 17 anni. Ne ha feriti altri ed e' fuggito, adesso c'e' la caccia all'assassino.
Tel Aviv e' da sempre la citta' piu' libera del mondo. A Tel Aviv, la grande arancia, tutto e' possibile, tutti si sentono completamente disinibiti e non temono niente.
A Tel Aviv si fanno tre, quattro gaypride all'anno sul bellissimo lungomare con la gente che applaude, i bambini che ridono e si divertono, i gay felici in festa.
Israele e' una grande democrazia molto eterogenea:
Gerusalemme, la capitale, per pregare e sentirsi vicini all'Eterno, sempre se uno vuole.
Tel Aviv la citta' dove non si dorme mai, dove ci si diverte, dove si esce dagli schemi, dove nessuno si scandalizza, dove chiunque puo' uscire di casa come vuole senza che nessuno lo guardi con aria critica.
Tel Aviv festeggia tutto e dissacra tutto ma lo fa con gioia e innocenza non con cattiveria. Lo fa per desiderio di liberta'.
Questo assassinio pero' ha gettato una pericolosa ombra nera sulla nostra Arancia, su questa citta' libera, qualcuno ha voluto far del male alla comunita' gay e questo ha gettato un'atmosfera di cupa tristezza sulla citta'.
Chi puo' essere stato? Tutto e' possibile, ogni pista e' aperta:
- il terrorista palestinese e se e' scappato nei territori non si trovera' mai.
- Il fanatico religioso ma la comunita' haredit ha negato ogni coinvolgimento. Certo che se l'assassino e' un cane sciolto nessuno puo' giurare che non sia un fanatico religioso.
- L'ultima ipotesi e' che si tratti di un assassinio maturato nello stesso ambiente gay, per gelosia. Uno geloso pero' non entra in un locale sventagliando con il mitra.
Non si puo' sapere e la polizia avra' un gran lavoro da fare. Noi possiamo solo mandare un triste pensiero ai due ragazzi innocenti che sono stati uccisi per niente e che avevano dei desideri e dei sogni nella vita. Sogni che un pazzo assassino ha distrutto per sempre.
Spero che lo prendano e che paghi con l'ergastolo e spero che Tel Aviv ritrovi il suo sorriso di citta' libera in assoluto, di citta' bianca che proprio quest'anno celebra i suoi primi meravigliosi cento anni.
No, Israele non ce lo porteranno via , no, nemmeno questi pazzi assassini razzisti.
Non ci porteranno via Israele nemmeno quei farabutti del gruppi per i diritti civili che hanno indotto l'esercito a sbattere fuori di casa i residenti di Eli, un insediamento vicino ad Ariel abitato da 45 famiglie di giovani soldati. Li hanno portati fuori e hanno demolito le case e non ci sono state proteste. Peccato che una di quelle case appartenesse a Ro'y Klein, eroe di Israele, insignito di medaglia al valore per essersi fatto saltare su una mina hezbollah per salvare i ragazzi del suo battaglione. Sua moglie e i suoi due bambini, molto piccoli, non hanno ricevuto nessun trattamento di favore perche' per Peace Now, Shalom Achshaw, la famiglia di un eroe di Israele non e' altro che una famiglia di pericolosi settlers.
Testimoni dicono che , mentre saltava sulla mina, Ro'y avesse gridato "Shema' Israel - Ascolta Israele".
Purtroppo qui nel nostro paese esistono i nostri nemici che non sono solo gli arabi ma anche i loro cicisbei : Peace now, Breaking the silence, B'tselem ecc.
Questi gruppi di leccaculi di sinistra, insieme a chi ha ucciso ieri due ragazzi a Tel Aviv la Bianca, ai palestinesi e ai gruppi di religiosi antisionisti vogliono demolire la democrazia e la liberta' in Israele e consegnare il paese ai nemici e ai violenti.
Non succedera' mai. Non lo permetteremo.
Riposino in pace Nir e Liz , riposi in pace Roy che , prima o poi, Israele ascoltera'.
Deborah Fait
ps: Cicerone scriveva:
"Una nazione può sopravvivere i propri stupidi e persino gli ambiziosi. Tuttavia non può sopravvivere il tradimento dal di dentro. Un nemico alle porte è meno temibile"
N.B. : Vi chiederete perche' scrivo ancora sull'attentato al centro omosessuale di Tel Aviv che e' costato la vita a due ragazzi, Nir Katz di 26 anni e Liz Trubeshi di 17 anni.
Lo faccio perche' quasta vergogna ha sconvolto Israele.
Noi qui siamo abituati a attentati di altro genere, fatti da palestinesi contro gli ebrei, la paura di Tel Aviv e di tutte le altre citta' israeliane e' questa, da sempre, e nessuno si aspettava di vedere scorrere il sangue tra fratelli. Si, e' vero, ancora non si conosce l'identita' dell' assassino, e non si sa se e' un ebreo israeliano omofobo o qualcun altro ma tuttosommato al momento e di fronte alla tragedia e al dolore delle famiglie e di tutto il Paese, questo e' relativo. La cosa importante e' che Israele intero sta reagendo con doloroso stupore e con forte senso di responsabilita'. La comunita' omosessuale di Israele e' sempre stata parte integrante della societa', inserita' nel modo piu' completo a tutti i livelli a partire dall'esercito dove ufficiali e soldati omosessuali non hanno problemi a far conoscere la loro realta' fino all'uomo della strada che e' padrone di vivere come preferisce la propria sessualita'. Fino ai rabbini riformati, liberali o conservatori, che possono tranquillamente dichiararsi gay o etero.
Per questo Israele e' scandalizzato, sotto schock e si sta mobilitando in tutti i settori della societa'. Non puo' essere un pazzo omofobo a rovinare tutto questo, va fermato subito e il suo orrendo e sporco messaggio va bloccato e mantenuto come monito.
Questa sera ha inizio la festa ebraica di Tu BE AV, la festa dell'amore che sara' dedicata a Nir e Liz e a tutta la comunita' gay e etero di Israele, intrecciate insieme in un forte abbraccio.
Dove c'e' amore il male non puo' entrare, non solo, e' persino possibile trasformarlo in bene ed e' quello che qui si cerca di ottenere.
I ragazzi di Tel Aviv , da sabato, accendono candele a forma di cuore davanti al locale dell'attentato, i marciapiedi della zona brillano di cuori , soprattutto la notte.
Cuori di fuoco per Nir e Liz.
Il ministro del Welfare, Isaac Herzog, has annunciato ieri che il suo ufficio stabilira' un comitato di emergenza per l'assistenza psicologica nella comunita' gay e lesbiche. Un' equipe di psicolgi e psichiatri sta gia' sul campo per parlare con questi ragazzi e carcare insieme di capire per far capire a tutti gli altri.
Ha dichiarato Herzog:
"Sabato notte l'attentato contro teenagers della comunita' gay di Tel Aviv e' stato un attentato
alla nostra intera societa' e vuole che si provveda immediatamente per tovare una via che aiuti e appoggi tutta la comunita'.
Come accade sempre dopo gli attentati terroristici anche questa volta sono stati sguinzagliati psicolgi e personale psichiatrico per far fronte alle esigenze di chiunque voglia usufruirne. Oltre a questo il ministro ha ordinato al direttore generale del Welfare di condurre una campagna a lungo termine per stare vicini a tutta la comunita' omosessuale di Israele e risolverne i problemi.
I movimenti religiosi, da quelli piu' severi degli ortodossi a quelli piu' aperti come i conservativi e i riformisti stanno organizzando la Festa di Tu be Av per questa notte a Tel Aviv, Haifa, Gerusalemnme, Beer Sheva dove si canteranno i canti religiosi, canti di amore, rispetto e tolleranza per essere uniti e non divisi.
A Gerusalemme, nella sinagoga si Moreshet Avraham, il Rabbino Barry Shlessinger condurra' la cerimonia in onore delle vittime dell'attentato , non ci saranno canti e balli a causa del lutto ma sara' organizzata una nottata di tora', canti religiosi e introspezione per ritrovare l'amore e l'unione tra ebrei, tra esseri umani, unione che l'assassino di sabato notte ha voluto distruggere. Non vincera'. Lui non vincera'. Noi vinceremo!
A Tel Aviv molte organizzazioni laiche e religiose parteciperanno alla nottata di studio in un centro giovanile della citta', i gruppi partecipanti saranno , tra i molti altri, un gruppo di preghiera di ebrei secolari, La congregazione riformista, e Bat Kol , un gruppo importante di lesbiche ortodosse.
Israele reagisce con coscienza, dolore e amore e questo ne fa una grande Nazione democratica.
Io non ho mai visto una simile mobilitazione in nessun altra parte del mondo occidentale ( in quello islamico i gay non esistono come ha sempre ribadito Ahmadinejad), anzi simili assassini cadono quasi sempre nell'indifferenza generale.
In Israele no, in Israele non e' cosi'.
In Israele si vive, si partecipa, si soffre insieme!
No, nessuno ci portera' via Israele, siamo troppo forti e innamorati.
Buon Tu be AV a tutti i nostri ragazzi.
Auguro a tutti buone vacanze e a ritrovarci in settembre.
Deborah Fait