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Domande importanti 30/07/2009
-----Messaggio Originale-----
Da:
Data invio: mercoledì 29 luglio 2009 16.01
Oggetto: per il dott.volli

un palestinese può comprare una casa in israele?

puo' comprare un immobile un cittadino non israeliano? (in molti paesi un cittadino straniero non puo' comprare immobili)

mi hanno detto che ci sono forti restrizioni di fatto (forse non  legge) per gli arabi israeliani riguardo all'acquisto di immobili in israele, e' vero?

mi hanno parlato del diritto di prelazione sugli immobili dell'ente per l'immigrazione ebraica e del fatto che tale ente assegna immobili solo agli ebrei (esiste davvero un simile ente?)

per favore mi risponda
grazie
roberto quadrio

Gentile Roberto Quadrio,
Ugo Volli è in Israele, ci legge in copia e, appena gli sarà possibile, le risponderà. nell'attesa ecco le nostre
considerazioni.
1) premessa: come lei saprà Israele è rinato come Stato per porre fine alle persecuzioni contro gli ebrei, perseguitati per duemila anni, malgrado si fossero sempre  integrati nelle società della diaspora. l'intuizione di Theodor Herzl, quando seguiva a fine '800 il processo Dreyfus a Parigi, provocò la nascita del sionismo, il movimento risorgimentale ebraico. è importante capire che Israele è nato per offrire una patria ad un popolo che l'aveva perduta duemila anni prima, nello stesso luogo, sempre e comunque abitato da ebrei. su questo argomento le consigliamo la lettura di un libro, " Jews and Power" di Ruth Wisse, uscito in Usa un paio di anni fa, purtroppo non ancora tradotto in italiano, che affronta proprio questo tema, come gli ebrei sono riusciti a riimpadronirsi della capacità di gestire uno Stato dopo un così lungo tempo. senza conoscere questa parte di storia, è poi difficile affrontare quella contemporanea.
2) veniamo alle sue domande
 A) in Israele (7 milioni di abitanti) vi sono circa 1 m. 200 mila cittadini arabi, i quali, avendo gli stessi diritti dei cittadini ebrei, possono ovviamente comprare proprietà immobiliari. sarebbe però ipocrita non dire che, data la situazione, gli ebrei tendono a vivere in città abitate prevalentemente da ebrei, come lo stesso fanno gli arabi. non esiste nessuna proibizione legale, ma di fatto ognuno sta con i suoi.
 B) nessuna restrizione legale, come detto prima, ma di fatto, anche in città con popolazione mista, ognuno tende a vivere nei quartieri di appartenenza. es.Gerusalemme, Haifa, a popolazione mista, dove però gli ebrei stanno da una parte e gli arabi da un'altra. certamente vi sono eccezioni, ma la regola è quella.
 C) vale la risposta B.
D) in Israele la proprietà della terra (suolo) è per il 90% circa dello Stato. la legge che la regola è simile a quella inglese, c'è una concessione che dura di regola 100 anni, ma poi quando scade entra in azione un rinnovo, come in GB. l'acquisto delle terre fu iniziato dal Keren Keyemet Leisrael KKL (fondo nazionale ebraico) nei primi anni del '900, un ente che dopo la creazione dello Stato ha solo più finalità ambientali. in più di 100 anni di esistenza ha trasformato un paese paludoso e malarico in un territorio pieno di foreste (sono stati piantati più di 100 milioni di alberi, è stata rivoluzionata completamente la vegetazione ). è l'unico esempio al mondo nel quale un paese desertico è riuscito a far indietreggiare il deserto. la proprietà privata, ebraica e araba, c'è ed è quella che c'era sempre stata, circa un 10%, e quella è libera. tenga presenta che le terre comprate appartenevano all'impero ottomano, quindi grandi proprietari terrieri che vivevano fuori dalla Palestina, in Turchia, in Libano e altri paesi confiananti, ai quali non parve vero trovare acquirenti per terreni che non valevano nulla e che furono venduti al prezzo dei terreni .. statunitensi !
E) questa domanda non l'ha fatta, ma c'era fra le righe: può un non israeliano acquistare una proprietà immobiliare in Israele ? non è così semplice. come in altri paesi, Svizzera,Usa etc. ci sono restrizioni, che però in Israele hanno una spiegazione che si riallaccia a quanto dicevamo all' inizio, lo Stato è rinato per dare una patria agli ebrei. è quindi logico che il territorio di proprietà dello Stato segua una precedenza logica, seguirà una procedura in base alla quale verrà mantenuta una regola che garantira l'ebraicità di Israele. Il mondo è pieno di stati a maggioranza cristiana, musulmana etc. non si vede proprio il motivo per cui abbia un senso il cercare di diventare cittadini di Israele, quando questo paese è ridiventato Stato indipendente con il preciso scopo di porre fine a quella che fu definita da David Ben Gurion la " libera caccia all'ebreo". Nel frattempo gli ebrei, in più di cent'anni, hannmo creato un paese meraviglioso, all'avanguardia in moltissimi campi, un esempio di democrazia che resiste, forte e libera, malgrado da sessant'anni in qua gli stati arabi non abbiano fatto altro che guerre per distruggerlo. e non hanno ancora finito. certo, se uno non è ebreo, può anche trovare poco simpatico trovarsi di fronte a delle difficoltà se vuole comprare casa a Tel Aviv piuttosto che a Gerusalemme, ma questa è la realtà. chi scrive non è ebreo, eppure è il primo a difendere l'integrità, anche in quanto a cittadinanza, delle caratteristiche ebraiche di Israele. che è lo stato degli ebrei, i quali hanno non solo il diritto, ma anche il dovere di mantenerlo tale. se permette ancora un consiglio di lettura, per inquadrare meglio la realtà israeliana, legga di Fausto Coen " Israele 50 anni di speranza " (Marietti editore), lo trova recensito su IC nella sezione e . brevi capitoli, scritti in stile giornalistico, che aiutano a capire la realtà di un piccolo,grande paese.
Un cordiale saluto,
IC redazione

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