Chaim Potok
Danny l’Eletto
Garzanti
In questo romanzo l’autore mette a confronto in modo mirabile due modi di concepire la fedeltà alla tradizione e di vivere l'esistenza attraverso il racconto di due ragazzi, Reuven Malter e Danny Saunder che negli anni della seconda guerra mondiale a Brooklyn s'incontrano sul campo di baseball nel corso di una partita; entrambi ebrei, appartengono a due diverse comunità religiose, che da sempre si guardano con sospetto e diffidenza. La scrittura di Potok emerge nitida nell’ascolto degli immensi silenzi familiari, gonfi di tensione, che legano biologicamente i padri ai figli; antichi linguaggi muti che "dicono più col silenzio che con le parole di una vita intera
Chaim Potok
Il mio nome è Asher Lev
Garzanti
Potok continua qui ad affrontare le tematiche dei suoi grandi romanzi: il confronto tra la modernità e la tradizione, il rapporto tra la fede e l'arte, il contrasto tra l'individuo e i diversi gruppi di cui fa parte, attraverso la figura di Asher Lev, un bambino ebreo di Brooklyn, che ha la pittura nel sangue. Tutto nelle sue mani diventa disegno, immagine e colore. Ma in una cultura come quella ebraica, tradizionalmente ostile alla rappresentazione figurativa, la vocazione di Asher è destinata a creare duri conflitti e alla fine una drammatica rottura. Libro straordinario nel quale l'autore ha saputo rendere con profondità psicologica il travaglio interiore del protagonista sospeso tra il suo genio artistico e la rigidità di un ambiente limitante.
Chaim Potok
Il dono di Asher Lev
Garzanti
Leggere la storia della vita di Asher Lev, che si completa con questo secondo romanzo, è entrare nel cuore dell'ebraismo, nella lotta tra modernità e tradizione. Asher Lev è un ebreo osservante che, a dispetto delle circostanze più avverse, è diventato un pittore di fama internazionale. Quando muore un amato zio, deve intraprendere il viaggio di ritorno da Parigi a New York. Il protagonista dovrà fronteggiare lo sdegno e l'animosità che le sue opere suscitano nell'ambiente d'origine e le difficoltà che causano alla propria famiglia ritrovandosi al centro dei conflitto tra la cultura in cui è nato e quella che ha forgiato per se stesso e che vent'anni prima l'aveva spinto all'esilio.
Chaim Potok
Vecchi a mezzanotte
Garzanti
Attraverso questi tre racconti Potok ripercorre l'intero Novecento nei suoi drammi più feroci ed emblematici, e ne mette in discussione l'eredità. Noah è il sopravvissuto. Quando la giovane insegnante d'inglese Ilana Davita Dinn lo incontra a New York, dopo la fine della guerra, è un ragazzo ebreo di diciotto anni scampato ad Auschwitz. Leon Shertov è il fuggiasco. Alla fine degli anni Cinquanta, Davita è ricercatrice universitaria, Leon è un ex agente del KGB, torturatore e convinto stalinista, che ha abbandonato l'URSS a causa delle persecuzioni contro gli ebrei. Benjamin Walter è il maestro della guerra. All'inizio degli anni Novanta, mentre si combatte nel Golfo e nei Balcani, Davita, ormai un'affermata scrittrice, è la vicina di casa di questo anziano docente di storia militare alle prese con il conflitto più aspro, quello con il proprio passato.
Chaim Potok
L’arpa di Davita
Garzanti
Il romanzo ha per protagonista una ragazzina straordinaria, Davita, che a otto anni comincia a farsi un'idea del mondo. L'America si lascia alle spalle la crisi del '29 e i suoi genitori, intellettuali impegnati a sinistra, sognano l'avvento di una società più giusta. Ma l'affermazione del fascismo e del nazismo in Europa spegne ogni ottimismo. Davita adolescente si accosterà all'ebraismo, la religione della sua famiglia, scoprendovi non un rifugio consolatorio, ma una chiave per capire il mondo.
Chaim Potok
Il libro delle luci
Garzanti
Luci e ombre della comunità ebraica internazionale si alternano sulle pagine di questo libro e nella vita di un giovane ebreo americano, Gershon Loran. Orfano di entrambi i genitori, allevato dagli zii in un palazzo fatiscente nella Brooklyn degli anni cinquanta, Gershon deve decidere quale strada intraprendere nella vita. Ma i binari tradizionali vengono ben presto abbandonati per correre con grande originalità in territori a dir poco insidiosi.
Chaim Potok
In principio
Garzanti
David Lurie è il protagonista e la voce narrante di questo romanzo di formazione. La sua infanzia nel Bronx, negli anni immediatamente precedenti la Grande Depressione, è segnata dalla malattia, dall'ortodossia della claustrofobica comunità ebraica, dallo strisciante antisemitismo, dagli echi degli isterici comizi hitleriani e dalle notizie sulla Shoah che travolge i parenti rimasti in Polonia. Il tormentato itinerario verso la consapevolezza e l'affermazione della propria individualità si scontra con questa realtà, fino alla drammatica rottura con la tradizione e al passaggio al mondo dei goyim: solo così potrà finalmente iniziare un nuovo viaggio alla ricerca delle proprie radici.
Chaim Potok
La scelta di Reuven
Garzanti
L'amicizia di Reuven Malter e Danny Saunders si misura sul terreno dell'amore per Rachel, una giovane anglista, e delle loro scelte di vita: mentre uno studia per diventare rabbino affrontando l'insegnamento sarcastico e devastante di Rav Kalman, l'altro rinuncia agli studi religiosi per diventare psichiatra. In questo romanzo vediamo due giovani uomini alle prese col compito di mantenere la promessa fatta a se stessi. In questa prospettiva non si esita a mettere in discussione anche la fede rivelata. Un libro che suscita tante emozioni, compresi lo stupore, la rabbia, l'ammirazione..... Uno spaccato del mondo ebraico con le sue mille sfaccettature.
Chaim Potok
Zebra e altri racconti
Garzanti
L’autore racconta l'età difficile di sei adolescenti, tre ragazzi e tre ragazze colti in un momento di crisi. Incontriamo un ragazzo che per un incidente ha perso l'uso di una mano, un altro che vede il padre abbandonare la casa mentre la mamma dà alla luce il fratellino, un terzo che è invidioso del fratellino adottivo appena arrivato dal Pakistan. E poi una ragazza tormentata da una gang e un'altra che vede la madre vedova risposarsi.
Chaim Potok
Io sono l’argilla
Garzanti
Durante la guerra di Corea, mentre i cinesi e l'esercito del nord avanzano, un vecchio contadino e sua moglie fuggono dal loro villaggio. Per evitare una colonna di jeep e carri armati americani, si gettano in un fossato dove trovano un ragazzo coperto di sangue. Ben presto esplode il conflitto tra l'istintiva generosità della donna e la diffidenza del marito. Attraverso l'odissea di questi profughi persi in un paesaggio apocalittico e ridotti ai loro bisogni più elementari, si delinea anche il contrasto tra un universo contadino, ancora in contatto con la sacralità della natura, e le devastazioni prodotte dalla moderne tecnologie: un contrasto che allude a quello tra la spiritualità orientale e la cultura dell'Occidente.
Chaim Potok
Novembre alle porte. Cronache della famiglia Slepak
Garzanti
Quelle che Potok racconta sotto forma di romanzo in "Novembre alle porte" sono le vicende di Salomon Slepak e di suo figlio Volodya. Solomon, ebreo, bolscevico, comandante militare e diplomatico, riuscì a sopravvivere miracolosamente alle purghe staliniane e mantenne fino alla fine la fede nel comunismo. Suo figlio Volodya entrò a far parte dell'élite scientifica moscovita, finché non scelse la strada del dissenso: per diciotto anni Volodya e sua moglie Mascia furono oggetto delle malevole attenzioni di governo e servizi segreti. Attraverso questa tormentata e avvincente vicenda familiare, l’autore esplora dall'interno il dramma della Russia della Rivoluzione d'Ottobre a oggi. Così il contrasto tra padre e figlio - uno dei grandi temi della sua narrativa - dà concretezza e comprensibilità alla storia del nostro secolo.