Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 28/07/2009, a pag. 9, la breve dal titolo " Gaza sotto assedio. Esplode un tunnel, almeno sette morti ".
Più che un articolo di un quotidiano, sembra un comunicato stampa di Hamas, a partire dal titolo "Gaza sotto assedio" che è scorretto. Come scritto nell'articolo, infatti, il tunnel è esploso per " una scarica elettrica ". Nell'articolo si legge che : " i tunnel rappresentano una risorsa essenziale per la sopravvivenza di Gaza: vi vengono contrabbandati dall'Egitto capi di bestiame, merci d’ogni tipo e carburante, oltre alle armi per i miliziani palestinesi ". Armi per i "terroristi palestinesi" e non "miliziani". Inoltre non è ben chiaro quale sia il legame fra la sopravvivenza di Gaza e la necessità di contrabbandare armi che vengono utilizzate per gli attentati contro Israele. Per altro non è ben chiaro nemmeno che cosa si intenda per sopravvivenza, dal momento che nessuno sta cercando di eliminare la Striscia di Gaza.
Per quanto riguarda l'operazione Piombo Fuso, contrariamente a quanto ritiene la redazione del Manifesto ( "l’operazione militare «Piombo fuso» ha assestato alla Striscia un altro duro colpo (sempre col pretesto di colpire Hamas), ), essa è stata la risposta agli attentati di Hamas contro città israeliane. Ecco l'articolo:
Un razzo kassam sta per essere lanciato contro Israele
Almeno sette palestinesi sono rimasti uccisi nella notte tra domenica e lunedì per l’esplosione di taniche di carburante in uno dei tunnel che collegano la Striscia di Gaza all’Egitto. Soltanto ieri sera le agenzie di stampa hanno riferito dell’incidente, uno dei più gravi da quando - circa due anni fa - l’assedio israeliano nei confronti del territorio controllato da Hamas è stato rafforzato. Secondo quanto dichiarato da fonti palestinesi, l’incidente è stato causato da una scarica elettrica e seppelliti nel cunicolo potrebbero esserci altri cadaveri. Spesso bombardati dall’aviazione israeliana, i tunnel rappresentano una risorsa essenziale per la sopravvivenza di Gaza: vi vengono contrabbandati dall'Egitto capi di bestiame, merci d’ogni tipo e carburante, oltre alle armi per i miliziani palestinesi. Alla fine del 2007 il governo israeliano bollò Gaza come «entità nemica». Da allora iniziò una progressiva riduzione del carburante e dell’elettricità diretto alla Striscia. Tra il 27 dicembre 2008 e il 18 gennaio 2009 l’operazione militare «Piombo fuso» ha assestato alla Striscia un altro duro colpo (sempre col pretesto di colpire Hamas), con il massacro di 1.417 palestinesi (la maggior parte dei quali civili), la distruzione delle infrastrutture militari e politiche di Hamas e di centinaia di case, scuole e moschee. Anche dopo «Piombo fuso», l’assedio non è stato allentato e continua a costringere i palestinesi a ricorrere ai tunnel per far fronte alle esigenze della vita quotidiana.
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