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Rapporto sull'Ungheria, di Karl Pfeifer 27/07/2009

In Ungheria il giornalista Tibor Bakács è stato condannato il 15 luglio 2009. Riceviamo da Karl Pfeifer (Austria) questo rapporto che volentieri pubblichiamo.
chi desidera scrivergli, la su e-mail è:
aon.913257163@aon.at

http://blog.z-word.com/2009/07/hungarys-biased-justice/

 In Ungheria la negazione della Soah non è reato.  Si possono offendere e minacciare pubblicamente ebrei, ma anche zingari, omosessuali, la sinistra in genere, senza incorrere in alcun tipo di sanzione. Mentre dare del fascita a qualcuno comporta una azione giudiziaria . Il giornalista Tibor Bakács ha perso in primo grado contro la Goj Moto Orda. (Goj Motorosok).
Questa Orda pretende di rappresentare "valori cristiani e nazionali“ , ma di fatto sono antisemiti e razzisti. Il nome ed il logo è quello della "Grande Ungheria",alcuni membri portano T-shirt con scritte antisemite.
Oggetto del processo era la sentenza detta del Bakács, dal nome dell'accusato.
La Goj Moto Orda si è sentita denigrata, hanno querelato e hanno vinto. Non è più quindi possibile esprimere una opinione che metta sotto accusa dei comportamenti fascisti, antiusemiti e razzisti.
Goj Moto Orda ha chiesto che Bakàcs venisse condannato al pagamento di 3 milioni HUF (12.000 EUR). La corte l'ha ridotta a 150 000 HUF ( 550 EUR).
Tibor Bakács vuole ricorrere all'alta Corte per la difesa dei diritti umani di Strasbourg e si rifiuta di pagare, preferisce scontare la pena in prigione per sei settimane.
Questa sentenza é un segnale per l’estrema destra in Ungheria del fatto che ormai godono della protezione della legge contro chiune osa criticarli.

 

 Io ho pubblicato nel settimanale di Berlin Jungle World giovedì una storia sulla Ungheria scritta prima della sentenza contro il Bakács in tedesco:
http://jungle-world.com/artikel/2009/30/35918.html

Saluti cordiali
Karl Pfeifer  


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