Questa mail è stata inviata a Lorenzo Trombetta in seguito al suo articolo di ieri, 26/07/2009, sulla Stampa:
: "direttore@lastampa.it" <direttore@lastampa.it>
Conversazione: Per Lorenzo Trombetta
Oggetto: Per Lorenzo Trombetta
Le scrivevo l'altro giorno che sarebbe doveroso, per un inviato di un
giornale italiano, riportare anche la posizione dei soldati italiani in
Libano sotto la bandiera dell'ONU, e non solo quella espressa dalle forze
islamiche. So che la mia lettera le è pervenuta, anche se lei non mi ha
risposto. Le ripeto questo invito, dal momento che la sua missione sta
continuando, e lei ricasca nello stesso grave errore.
La conseguenza di questa sua attitudine la porta a scrivere una storia che
non regge. Ed ora le spiego il perché, signor Trombetta.
Se questa "spia" libanese, della quale lei parla, avesse dovuto fare un
attentato contro l'ambasciata israeliana a Roma, essendo in contatto con il
Mossad grazie alle "più sofisticate strumentazioni" (parole sue, signor
Trombetta), avrebbe evidentemente potuto fingere di accettare, recarsi a
Roma e poi eclissarsi, dal momento che si era visto scoperto. Certo era
meglio che finire in un oscuro carcere libanese e subire quello che subirà.
E il Mossad lo avrebbe certo aiutato.
Vede, le spiegavo anche, nella precedente lettera, che il suo italiano era
incompatibile col mio. Ora capisco, forse, il perché. Posso permettermi di
suggerirle qualche divertente lettura di libri gialli? Le permetteranno di
non cascare più in simili bufale degne del più dilettante dei cronisti, e
non di un inviato di un importante quotidiano nazionale.
Le vorrei poi fare osservare una sua ulteriore sbadataggine. Lei scrive che
Tel Aviv ha sempre preso le distanze da un ben preciso attentato. Vede,
signor Trombetta: una città (Tel Aviv è una importante città sulla costa
mediterranea) non ha voce per prendere le distanze da un bel niente. Forse
lei voleva dire che il governo di Israele, oppure il governo che ha la sua
sede a Gerusalemme, ha preso posizione su questo punto specifico. Provi, in
futuro, a ricordarsi che Tel Aviv non ha voce per prendere le distanze.
Scriverebbe forse che Torino ha preso le distanze da, che so, la vittoria
dell'Inter nell'ultimo campionato? Torino, come Tel Aviv non avrebbe voce in
capitolo.
Saluti
Emanuel Segre Amar