Continua la polemica superortodossi/laici dopo la Cartolina da Eurabia di Ugo Volli. Dopo la prima corrispondenza Wagner/Volli, ecco la seconda puntata. Con la quale ci auguriamo che i diversi punti di vista siano stati chiariti a sufficienza.
Ecco la lettera di Rudy Wagner:
Egr. Volli e informazione corretta,
i miei non erano attacchi personali alla persona, ma critiche motivate alle idee della persona. Non mi pare di aver usato un tono particolarmente duro, ma solo uno stile netto. Non ho ignorato i fatti "precisi" che ha citato il sig. Volli ma ho solo detto che sono del tutto "imprecisi". L'inquisito non e' Volli ne' informazione corretta, ma semmai sono i charedim ad essere inquisiti da Volli in un pezzo totalmete disinformativo che li compara agli estremisti islamici. Inoltre chi scrive vive a Gerusalemme e segue molto piu' da vicino di Volli i fatti in questione. Io cerco solo di fare informazione corretta. Mi spiego :
Innanzitutto i fatti della donna che ha maltrattato il figlio non sono provati. E' del tutto inumano che una donna incinta di 5 mesi sospetta di avere problemi psichiatrici venga sbattuta in galera. La comunita' chassidica Tldoto Aharon cui appartiene ha criticato il trattamento disumano della donna. L'assistente sociale (dipendente municipale) di Meah Shearim era scioccata dal comprortamento della polizia. Se il pericolo era la salute del figlio non vi era altro modo di gestire la separazione dalla madre? Come e' possibile che la madre abbia impedito al figlio di 3 anni di mangiare durante i sette mesi in cui era ricoverato nella divisione di oncologia dell'ospedale di Hadassah? Inoltre Rav Mordechai Gotfarb esponenete della setta chassidica Todloto Aharon cui la donna appartiene e Rav Moshe Shternbuch presidente della corte rabbinica della Eda Charedit hanno dichiarato che se veramente fosse provato che la donna ha problemi psichiatrici non si opporrebberero alla separazione della madre dal figlio e alle cure della stessa. La protesta riguarda solo il modo in cui questa donna e' stata trattata. Notizia dell'ultima ora e' che la donna rientrera' infatti in casa oggi stesso.
Riguardo al fronte comune e all'uso della violenza, lo stesso Rav Moshe Shternbuch presidente della corte rabbinica della Eda Charedit ha dichiarato innumerevoli volte che "chi compie atti di violenza dichiara di non appartenere alla nostra comunita'". Il capo della prestigiosissima Yeshiva di Mir di Gerusalemme (credo sia la piu' grande accademia rabbinica del mondo) Rav Nosson Zvi Finkel ha fatto affiggere da diverse settimana sui muri della propria Yeshiva una nota scritta di proprio pugno in cui non solo ha proibito la violenza, ma anche la sola partecipazione alle dimostrazioni. Come fa il Sig Volli a dire che queste manifestazioni sono organizzate dall'Eda Charedit e' che hanno il supporto dell'intera comunita' charedi? Quale sarebbe questo fronte compatto se vi sono chiaramenti individui che non seguono queste indicazioni? Come fa il Sig. Volli a estrapolare giudici acri e impietosi sulla comunita' Charedi dal comportamento disconosciuto di alcuni hooligan?
Informazione corretta mi sembra sia dell'opinione che i giornali europei siano contraddistinti da distorsione euraraba. Chi scrive e' dell'opinione che i giornali israeliani sono contraddistinti da distorsione pro-laica e anti-religiosa. I fatti riportati dalla stampa israelina e pedissequamente riferiti dal sig. Volli sono basati sui piu' classici stereotipi sul mondo charedi che sono facilmente smontabili.
Rudy Wagner
Segue la risposta di Ugo Volli:
Grazie della sua risposta. Neanch'io ce l'ho con lei personalmente e, la assicuro, neppure personalmente con gli haredim: sono sempre stato trattato da chi di loro ho incontrato con gentilezza e simpatia. Il problema è politico ed è l'accettazione dello stato di Israele con le sue istituzioni rappresentative, la sua legge, il suo parlamento ecc. E' chiaro che né Toledot Aaron né Edà Haredim lo fanno. Si tratta di gruppi che vedono il sionismo con la stessa antipatia di molti estremisti islamici. Io non li conosco dall'interno, saranno grandi studiosi di Torah, ma a me questo sembra imperdonabile. Soprattutto perché la loro influenza si estende sul resto del mondo haredì, probabilmente più del mondo hassidico che di quello lituano. Quanto al fatto che grandi khakhamin e rosh yeshivà non riescano a farsi obbedire dai loro studenti, mi meraviglia molto e mi preoccupa ancor di più. Perché gli hoolingas, come lei li chjiama, o sono studenti di yeshivà, e allora cosa gli insegnano? a chi rispondono? come funzionano queste yeshivot? Oppure sono infiltrati (ma vestiti con la palandrana nera e la camicia bianca, forniti di peyotl e magari parlanti in jiddish? Ma come mai teppisti del genere vivono in posti come Meaà Shearim? Perché il controllo sociale esercitato sugli abiti delle donne e sulla loro collocazione negli autobus non si estende anche a loro ? Non faranno parte di quelle squadracce "per la difesa della morale e la repressione del vizio" di stile iraniano, ma purtroppo orbitanti intorno alla corte chassidica di Gur che sono stati processati per aver picchiato a sangue una donna dopo essere introdotti a casa sua?
ugo volli
PS: Lo ha letto, no, chi era lo studente rabbinico che aveva volontariamente buttato sotto una guardiana di parcheggio di colore, cui poi "per caso" una corte rabbinica aveva annullato la conversione? Era il figlio del rabbino capo di hadera, stimatissimo talmudista, "genio della Torah". Il quale, però, non aveva ritenuto di punire suo figlio e buttarlo fuori per indegnità dalla carriera di dayan. Che strano, eh? Magari la mia espressione sulla mafia è un po' forte, ma bisognarebbe fare parecchia pulizia nel mondo haredì, di qui a Kippur, proprio tanta...
uv