Riportiamo da PANORAMA n°29 del 10/'07/2009, a pag. 69, l'articolo di Magdi Allam dal titolo " Succubi dell'islamicamente corretto ".
Magdi Allam
In Europa circa 2 milioni di musulmani (il 10 per cento del totale) sono convinti che siano moralmente giustificati attentati terroristici che abbiano i civili come obiettivo. Di loro, circa 1 milione risiede in Francia; circa 260 mila abitano in Gran Bretagna e altri 390 mila in Germania. E quanto si desume dalla ricerca The Gallup coexist index 2009, citata dal Messaggero in un articolo del 6 luglio a firma di Corrado Giustiniani. Per il titolo era: «I musulmani in Europa? Pacifici - La Gallup: il 90 per cento rifiuta la violenza come mezzo di lotta politica». Ebbene, mi domando: se da una ricerca emergesse che il 10 per cento degli europei è convinto che massacrare i civili sia un atto moralmente giustificato, titoleremmo mai «Gli europei sono pacifici - Il 90 per cento rifiuta la violenza»? Due sono le considerazioni che s'impongono. La prima è la sconcertante e preoccupante minimizzazione del fatto che all'interno dell'Europa ci sono 2 milioni di musulmani che sostengono esplicitamente che il terrorismo e la strage dei civili sono moralmente giustificati. Ma ci rendiamo conto che si tratta di un imponente esercito di fanatici di Allah che è già insediato come un cavallo di Troia nella nostra fortezza, espugnata dalla nostra ingenuità, ignoranza, pavidità e collusione ideologica, che hanno favorito l'arbitrio, l'odio, l'aggressività e la violenza degli islamici? La seconda considerazione è che i giornalisti, ma ahimè è un male diffuso tra i politici, i magistrati, gli intellettuali, i religiosi cristiani, i docenti e gran parte delle popolazioni europee, sono succubi dell'islamicamente corretto, di un'ideologia che coniugando il relativismo e il buonismo ci vieta di dire o di fare ci che urta la suscettibilità dei musulmani, elevando aprioristicamente l'islam a religione di pari dignità del Cristianesimo e dell'Ebraismo, a prescindere dai suoi contenuti, e limitandoci a elargire diritti e libertà ai musulmani senza chiedere in cambio l'ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole. Ma andiamo avanti con la riflessione. Se il 10 per cento degli europei fosse convinto che massacrare i civili è moralmente giustificato, ci preoccuperemmo di studiare le cause che hanno partorito tale mostruosità ideologica, indagando sulla realtà educativa, familiare, religiosa, culturale, sociale, economica e politica. Perché considerare che un crimine atroce sia un atto morale non è una semplice reazione a una situazione contingente, ma è una scelta che si radica in una fede profonda. Eppure, se emerge che il 10 per cento dei musulmani in Europa legittima il massacro dei civili, noi europei ci preoccupiamo di garantire la verginità morale del restante 90 per cento dei musulmani ed evitiamo accuratamente di indagare sull'Islam, sui versetti coranici, sul pensiero e sull'azione di Maometto, anche se siamo perfettamente consapevoli che i terroristi islamici uccidono e si suicidano nel nome di Allah, invocando il loro testo sacro ed evocando il loro profeta. La realtà è che abbiamo a tal punto paura della verità che l'abbiamo occultata e rimossa privandoci del bene della libertà interiore e sottomettendoci al terrorismo dei taglialingua islamici. Europei, svegliatevi: almeno qui a casa nostra riscattiamo la nostra libertà, torniamo a essere pienamente noi stessi!
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