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Ugo Volli
Cartoline
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Non è uno scandalo? 'Allargano le colonie' la pace è a rischio 11/07/2009
Sono tempi buoni per gli inviati speciali. I cinesi ammazzano a centinaia i loro islamici. I persiani fanno fuori gli studenti, falsificano le elezioni e costruiscono la bomba atomica. In Pakistan, Afganistan e Irak continua la guerra civile. Non parliamo di quel che fa il Sudan in Darfur. La Corea del Nord gioca la roulette russa con bombe atomiche e missili vari. La Somalia è insieme un porto franco dei pirati e una mischia di tutti contro tutti. Ma c'è guerra con centinaia di migliaia di morti anche dalle parti del Congo e nel resto dell'Africa centrale. Prosegue da decenni la lotta dei Saharui contro il Marocco, per il diritto a costruire uno stato che è stato peraltro loro riconosciuto dall'Onu (e il Marocco, senza che nessuno protestasse, ha costruito un bel muro per difendersi dalla guerriglia...). In Caucaso fra Iguscezia e Abkazia, Georgia e Cecenia c'è una polveriera piena di scintille. Colpo di Stato in Honduras, dittatura strisciante in Venezuela, conflitto acuto in Bolivia. L'Irlanda del Nord e i Paesi baschi ogni tanto riaccendono le bombe e gli omicidi. Vogliamo aggiungerci i conflitti a Haiti e in Thailandia? La feroce dittatura militare in Birmania? Gli Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza? Il conflitto fra India e Pakistan, entrambi stati atomici? Eccetera, eccetera. Mi scuso con chi ho dimenticato.
Ma sapete qual è il pericolo vero per la pace nel mondo, il caso che preoccupa davvero l'ottimo presidente Obama? Ecco. Sembra che a Gush Etzion, la città ebraica nel West Bank a sud di Gerusalemme, ci sia un tipo che sta aggiungendo una stanza nuova alla sua casa, dato che aspetta un figlio: "crescita naturale", così la chiamano. Non è uno scandalo? "Allargano le colonie", la pace è a rischio. Speriamo che presto arrivino i marines. Sant'Obama pensaci tu. Se no ci penserà il buon Ahamadinedjad. Non è bravo a schiacciare le mosche, ma con i giudei...

Ugo Volli

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