Mi piacerebbe sapere come fa Ugo Volli, non ho capito professore di che né dove, a sostenere, in mezzo a battutacce degne di ben altro palcoscenico (tipo quelle su un'araba di nome "Asma" ) a sostenere la legge leghista sull'immigrazione, con tanto di vessazioni istituzionali e mancato riconoscimento delle situazioni critiche individuali, e a dirsi contemporaneamente ebreo. Gli ebrei sono attenti ai diritti di tutti e particolarmente di chi si trova minoranza in terra straniera. Sospettano di qualunque legge discriminatoria e divisoria. Non si sognerebbero mai di dismettere i motivi dei "popoli del Sud" come in fuga da "una strage che non c'è". (Neanche lei ha mai sentito parlare dei Tamil, o del Darfur, Volli? eppure è prof, mica parlamentare di centrodestra).
Capisco lo sforzo di inserire qualunque evento nel quadro del vostro slogan attuale (Eurabia), ma difendere una legge ingiusta e populista, senza neanche accorgersi di come si rivolgerebbe facilmente contro qualunque "nemico", te compreso, vuol dire avere una prospettiva più ridotta di un seguace di Bossi e un atteggiamento monomaniacale, non da rispettabile analista.
PS Per non essere frainteso, ho sempre difeso Israele e avversato i fanatismi di tutti i tipi.
Gentile signor Rietti,
io non mi dico, io sono ebreo. Vuole che chieda un certificato alla mia comunità e glielo mandi?
E in quanto ebreo protesto contro l'uso dell'etichetta di "leggi razziali" per definire provvedimenti che possono piacere o meno, ma con tutta evidenza non hanno a che fare con l'etnia di chi ne verrebbe sanzionato. Quanto alla "strage", se lei ha la cortesia di rileggermi, è evidente che io parlavo della Shoà che alle leggi razziali è conseguita immediatamente. Non credo che lei pensi che Bossi o chiunque altro progetti una "soluzione finale" degli immigrati. Posto questo, sgombrata un'etichetta che io trovo irriverente per la memoria dei sei milioni di morti delle leggi razziali, della legge di cui parliamo si può discutere in maniera civile. O anche ironizzare come io faccio in questa rubrica con le mie "battutacce". Se non le piace il tono, liberisssimo di non leggermi. Ma la satira ha i suoi strumenti, fra cui appunto le "battutacce"
Ma anche quando pratico l'ironia, la prego di leggermi bene, se vuole contestarmi. Io difendo Asma e tutte le Asme del mondo, come difendo le vittime del Darfur (uccise se non sbaglio dalle forze che dipendonoda un leader difeso da tutto il mondo arabo e "progressista" - tipo Chavez - o eurarabo: quel al Bashir che è stato accolto trionfalmente all'ultimo congresso della lega araba dopo che il tribunale dell'Onu aveva emessu un mandato di cattura su di lui per genocidio. Quanto ai Tamil, mi risulta che una dirigenza maostia li abbia condotti in una guerriglia sanguinossissima con infiniti attentati alla popolazione civile non tamil dello Sri Lanka e efferate violenze al loro interno. Oggi sembra che sia finita, ma farei molta fatica a dire chi abbia ragione e chi abbia torto in questa terribile storia. Né gli uni né gli altri, comunque, costituiscono il problema. Come lei può facilmente vedere nei quartieri degli immigrati, la maggioranza è costituita non da rifugiati ma da immigranti economici, che peraltro spesso mantengono costumi e rapporti familiari incompatibili con la nozione occidentali di diritti.
Per concludere, su questa legge come su qualunque altra cosa mi piacerebbe discutere nel merito, pacatamente, non sulla base di argomenti ad personam o di paragoni infondati.
Ugo Volli