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Che cosa c'entra il pacchetto sulla sicurezza con le leggi razziali? 06/07/2009
L'elenco era completo: ...Vogher, Volli, Volterra...eccettera. Questo era l'elenco preparato dalla figura laida di Giovanni Preziosi a Desenzano all'ispettorato centrale fascista Demorazza. Ignorante come era il fascista, dovette ricorrere a fonti della genealogia ebraica per predisporre un elenco della famiglie italiana di "razza" ebraica da consegnare alla Gestapo e alla X Mas, che in provincia di Parma e Reggio operò per l'adempimento della ordinanza Buffarini Guidi del novembre 1943 sulla confisca del patrimonio ebraico in favore dell'ente fascista Egeli e per la deportazione nei campi di sterminio. Trovarsi compresi nell'elenco significava avere il biglietto sul treno per Auschwit, via Fossoli-Verona centrale-Bolzano Gries-Auschwtitz. Criterio nominale, quindi, quello della iscrizione nella lista: il razzismo fascista della legislazione discriminatoria non è biologistico, è nominalistico. Accoglie nella legislazione postuma ma anche nel Regio Decreto del 1938 gli ultimi postulati "filosofici" di Evola sul prevalere del criterio "spirituale"rispetto quello etnico. Lo spirito ebraico è affaristico, speculatore, parassitario, plutocratico, diceva Evola, quindi la famiglia Bachi con una "C" iscritta nella demenziale lista Schaerf redatta da un perditempo ebreo fiorentino venne iscritta in quanto compresa nella lista. La famiglia Bacchi, con due "C" venne iscritta dal marzo 1944 in poi in quanto famiglia di banchieri a Parma e Reggio. Questi erano i criteri che determinavano la deportazione. Definirli il fiore della imbecillità  umana è poco, ma si deve considerare che molti di quelli che vennero deportati (Soliani, Cantoni) scopirono la loro "razza" ebraica con il provvedimento fascista di arresto e internamento. Se quindi assurdità  come questa determinarono la legislazione fascista sulla razza e la discriminazione razziale di persone che nemmeno sapevano della loro condizione, ci spieghino gli illustri intellettuali citati da Volli nella sua cartolina che cosa condivida il recente pacchetto normativo sulla sicurezza del governo Berlusconi con questa spazzatura giuridica fascista che vari mascalzoni di magistrati fascisti rimasti in sella anche dopo il crollo applicarono come legislazione "di alto contenuto antropologico". Ce lo spieghi in particolare il poeta Moni Ovadia, cioè uno dei peggiori nemici di Israele, con le sue tiritere pacifiste entro le quali mai abbiamo letto un pur vago commento al fatto che ogni giorno entrano in Italia e vengono addestrati islamici votati ad "eliminare i crociati alleati di Israele ovunque si trovino". Ci spieghi Ovadia come mai si trovi così a suo agio con intellettuali che hanno fatto della resa di Israele all'Islam terroristico la loro fede intellettuale e morale. Ci spieghi come riesca a dormire la notte con la coscienza di avere di giorno partecipato alla nuova preparazione del massacro di chi porta un nome come il suo e per il solo fatto di portarlo, perchè di altri criteri non ne esistono; ce lo spieghi. E allora leggeremo il manuale virtuale di guerra, la giustificazione ideologica, preparati da intellettuali della sinistra radical chic per l'imminente attacco dell'Iran ad Israele e per la ancora più imminente leadership islamica in Italia.

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