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La Repubblica Rassegna Stampa
28.06.2009 L'assassino di Klinghoffer sarà estradato in Siria
Dopo essere stato scarcerato in anticipo per 'buona condotta'

Testata: La Repubblica
Data: 28 giugno 2009
Pagina: 19
Autore: Marco Preve
Titolo: «Espulso il terrorista dell´Achille Lauro»

Riportiamo dalla REPUBBLICA di oggi, a pag. 19, l'articolo di Marco Preve dal titolo " Espulso il terrorista dell´Achille Lauro ".

 Leon Klinghoffer, barbaramente ucciso da Youssef Maged Al Molki perchè era ebreo

GENOVA - «L´Italia mi sta mandando alla forca». Youssef Maged Al Molky, 47 anni, è il capo del commando palestinese che nel 1985 sequestrò la nave da crociera Achille Lauro uccidendo un passeggero statunitense di origine ebraica, Leon Klinghofer. E ieri sera ha pronunciato queste parole prima di salire su un aereo che da Palermo lo ha portato a Roma. Dalla capitale, in nottata, un altro volo doveva portarlo in Siria. Dove rischierebbe la pena capitale. «Poiché alcuni reati legati alla vicenda dell´Achille Lauro furono compiuti nelle acque territoriali siriane - dicono i suoi avvocati Gianfranco Pagano e Maria Stella Cavallo - le possibilità che Al Molky possa essere condannato a morte sono molto alte».
Condannato a 30 anni dalla Corte d´Assise di Genova per quel sequestro e l´uccisione di Klinghofer, Al Molky ha scontato 23 anni e 8 mesi di carcere, pena ridotta per buona condotta. Poi è stato rinchiuso in un centro di permanenza temporanea e ieri, scaduti i 60 giorni di tempo massimo, è stato prelevato da agenti della questura per procedere all´estradizione. Un provvedimento deciso nonostante sia in attesa della sentenza del giudice di pace che deve pronunciarsi sulla sua richiesta di rimanere in Italia, dove ha sposato una donna piemontese.
All´improvviso, infatti, la Siria ha manifestato il proprio consenso ad accogliere il terrorista. «Sono qui a Palermo con agenti dell´ufficio stranieri e poi devo partire per la Siria - ha detto al cellulare Al Molky alle 18 di ieri pomeriggio - Rischio la vita perché nell´85 la Siria è stata coinvolta nel caso Achille Lauro, quindi l´Italia mi sta mandando verso la forca e questo è vietato dalla Costituzione. Io ho pagato il mio debito con l´Italia e sono sposato con una cittadina italiana. Sono giordano da parte di mio padre e siriano da parte di mia madre. In questi casi si sa di cosa si tratta. Sono una merce di scambio. È strano che la Siria si sia fatta avanti. L´Italia, scaduti i termini della permanenza nel centro, avrebbe dovuto rilasciarmi con un foglio di via e cinque giorni di tempo per lasciare il paese. Invece dicono che la Siria ha risposto, quindi c´è qualcosa di strano. Questa notte mi fanno andare in Siria. Hanno aspettato l´ultimo momento e adesso mi stanno portando via».
L´avvocato Pagano racconta che «l´Algeria si era dichiarata disposta ad accogliere Al Molky dopo l´interessamento da parte dell´Autorità palestinese. Ma lui non ha mai voluto accettare questa soluzione perché riteneva di aver ormai tutti i diritti, dopo aver scontato la pena e sposato una donna italiana, di poter restare nel nostro paese. Questo blitz è davvero assurdo».
Molky è l´ultimo dei dirottatori presenti in Italia. Pochi giorni fa nel carcere di Benevento era morto per un infarto Khalid Husayn, 73 anni, considerato uno dei registi dell´azione terroristica.

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