Quando si tratta di ebrei, Stato o individui che siano, c'è sempre qualcuno che li considera meno uguali degli altri 26/06/2009
"Netanyahu dovrà aspettare mille anni prima di trovare qualcuno che accetti questa condizione per la pace" Così ha detto Erkat, negoziatore dei palestinesi. E in maniera non molto diversa si sono espressi l'Egitto ("Netanyahu sta facendo abortire le trattative di pace" Mubarak) gli altri paesi arabi e naturalmente il coro di Eurabia. Ma qual è la condizione così "razzista" (altra e non nuova definizione di Erkat) proposta dal premier israeliano? Che i palestinesi riconoscano Israele come lo stato del popolo ebraico. Aveva già risposto il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas il 27 aprile a Ramallah, quando si era (ri)aperta la questione: "A Jewish state, what is that supposed to mean? You can call yourselves as you like, but I don't accept it and I say so publicly." Per oggi non voglio discutere nel merito di questo problema. Vi sottopongo solo una lista di nomi. Sapete come si chiama ufficialmente l'Egitto, che ha protestato fra i primi? Cito dal sito dell'Organizzazione della conferenza Islamica, l'Onu dei musulmani (o piuttosto, come dice la bravissima Bat Yeor, il nuovo califfato che cerca il dominio del mondo). Be' il nome ufficiale dell'Egitto è "Arab" Republic of Egipt. Sono ufficialmente arabi anche la Syrian "Arab" Republic, lo State of the United "Arab" Emirates, e naturalmente la Great Socialist People’s Libyan "Arab" Jamahiriy di Gheddafi, grande e popolare, naturalmente. La Mauritania è "islamica", Islamic Republic of Mauritania, e così l'"Islamic" Republic of Pakistan e l'"Islamic" Republic of Afghanistan. La Giordania invece è Hashemita e l'Arabia è Saudita, cioè portano nomi dinastici di tribù arabe. Perfino il negletto stato nato dall'occupazione turca di Cipro si chiama "Turkish" Cypriot State. Mi scuso se ho dimenticato qualcuno. Insomma più o meno tutti gli stati, in quell'area geografica, vantano un'appartenenza etnica o religiosa. Israele invece non può essere lo stato degli ebrei, perché sarebbe razzista e ingiusto per le sue minoranze (come se la Siria o l'Egitto non ne avessero...). Quando si tratta di ebrei, Stato o individui che siano c'è sempre qualcuno che li considera meno uguali degli altri.