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Una lettera a Magdi Allam 23/06/2009
Caro Magdi,
Un tempo "cugino" ora "fratello minore",
Ti invio copia di una serie di mail senza risposta, che spero troverai il tempo di leggere,
ti ho votato nonostante non possa certamente sentirmi vicino al partito in cui militi,
(questo lo capisci immagino) ma ho votato la persona, la sua storia, la sua dirittura morale
i suoi principi.
Ti prego, se puoi e se vuoi, di spiegarmi come siano stati possibili tutti questi  silenzi. Quello di Mieli il piu' incomprensibile, considerando gli interrogativi postigli il 10 ottobre 2008. Fiamma forse cerca tribune diverse, ed il Presidente Napolitano (magnifico, come il vino migliora negli anni) è forse frenato dalla sua "funzione", ma tu non sei forse l'archetipo della libertà d'espressione?
Se vorrai aprire il tema in un'occasione che riterrai opportuna te ne saro' grato, insieme a tutti coloro
che come me aspettano un rigurgito di dignità ad opera di chi ci rappresenta nella stampa, nella magistratura, nel parlamento.
Un'interrogazione parlamentare a Bruxelles è chiedere troppo?, voler sapere fino a che punto la ragion di Stato prevarichi la Costituzione è un quesito lecito?
Grazie per il coraggio che hai sempre manifestato, e per il caro prezzo che paghi per esercitarlo.
 
lettera firmata

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