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A Gerusalemme 30/01/2012

Fiamma Nirenstein
Israele siamo noi
Rizzoli

La tesi espressa dall’autrice nel suo ultimo saggio è semplice: Israele è un modello positivo di convivenza civile, proprio perché è fondato su un'ideologia - il sionismo - che propone un modo di vita insieme laico e carico di valori, fondato sulla pace e sul progresso. Ma Israele siamo noi, perché la minaccia che sovrasta l’unica democrazia in Medio Oriente, il terrorismo suicida e l’Iran di Ahmadinejad, imminente potenza nucleare, incombe su tutta la nostra civiltà occidentale.

Fiamma Nirenstein
LA SABBIA DI GAZA. CRONACHE DI UNO SGOMBRO FORZATO
Rubettino

Il volume racconta il ritiro dalla Striscia di Gaza deciso dal premier israeliano Ariel Sharon con l'intenzione di porre fine al decennale conflitto con i palestinesi. L'autrice descrive con partecipazione lo sgomento e le resistenze fra i "settler", i coloni che su questo lembo di terra hanno vissuto esistenze ed esperienze intrise di speranza come di violenza. Un libro di riflessioni per conoscere una vicenda su cui troppo spesso si affollano stereotipi e luoghi comuni.

Fiamma Nirenstein
Gli antisemiti progressisti. La forma nuova di un odio antico.
Rizzoli

L'autrice ripercorre la sua esperienza personale e quella della generazione del Sessantotto per denunciare la comparsa di una nuova versione dell'odio verso gli ebrei: un antisemitismo "democratico", di sinistra, che identifica Israele con l'Occidente imperialista e i palestinesi come vittime sacrificali di una politica di potenza. Quando, in Europa, questo nuovo antisemitismo si fonde con i rigurgiti neonazisti e con il fondamentalismo musulmano, genera una miscela esplosiva che rischia di sconvolgere il continente.

Fiamma Nirenstein
L’abbandono. Come l’Occidente ha tradito gli ebrei.
Rizzoli

In questo saggio, insieme pamphlet e cronaca in diretta, l’autrice spiega perché il conflitto attuale tra israeliani e palestinesi è l'ultima incarnazione di una piaga antica: l'antisemitismo. Ai suoi occhi, l'Intifada è un attacco diretto, alimentato dal fondamentalismo islamico, non solo contro Israele, ma contro l'intera civiltà occidentale, che ha in Israele il suo baluardo. E attraverso la cronaca del fallimento del processo di pace, l'autrice mostra la realtà quotidiana di un paese in guerra.

Fiamma Nirenstein
Islam. La guerra e la speranza.
Intervista a Bernard Lewis
Rizzoli

C'è una guerra in corso fra l'Islam nel suo complesso e l'Occidente? Il conflitto fra Israele e palestinesi è la vera causa della "guerra santa" dei fondamentalisti, o è piuttosto il banco di prova di una contrapposizione più vasta? Qual è il metodo migliore per sconfiggere il fanatismo e le dittature ed esportare la democrazia nel Medio Oriente islamico? L’autrice affronta queste e altre questioni di drammatica attualità con lo storico del Medio Oriente Bernard Lewis ed esplora insieme a lui le relazioni tra Occidente e Islam.

Fiamma Nirenstein
Israele una pace in guerra
Il Mulino

L'immagine di Israele che l’autrice delinea nel volume è quella di una società ancora in formazione, ma che tuttavia è entrata in una fase irreversibile post-sionista. Per lungo tempo l'esercito e la guerra sono stati il ventre unificatore di polacchi, russi, americani e marocchini immigrati. La lotta per la sopravvivenza e i riti collettivi hanno forgiato i comportamenti dell'intera nazione, le pratiche familiari e l'etica dei costumi. Poi, a partire dal '73 con la guerra del Kippur, la guerra del Libano e l'Intifada, l'invincibile esercito popolare di Israele si è trasformato in un popolo che ambisce alla normalità, per cui la pace è diventata un bene necessario.




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