questo Obama non ne dice una giusta e ogni volta che parla rimedia una fetta. Lo stato d'Israele è l'unico stato al mondo formatosi in epoca moderna su basi giuridiche contrattuali, cioè con regolari atti di acquisto del territorio da parte di ebrei della diaspora che rientrarono e pagarono ai proprietari arabi ciò che era già loro e cioè la terra per i loro insediamenti. Nessun altro stato al mondo ha avuto in tempi moderni origini negoziali e non militari o di occupazione: l'archetipo dell'insediamento ebraico in terra di palestina è stato il contratto a titolo oneroso col quale l'ebreo sionista, desideroso del ritorno alla propria terra, pagò il trafficante arabo per la cessione del terreno che già era dei suoi avi e la formazione progressiva ed incrementale di queste nuove proprietà sioniste determinò la nascita del primo stato moderno su basi giuridiche negoziali. Quindi non è la nostra tragedia a legittimare uno stato, ma la nostra storia e i soldi coi quali l'ebreo ha pagato al musulmano ciò che già era suo. Compiendo poi la performance ancor più unica al mondo della demanializzazione della proprietà che aveva pagato all'arabo: il divieto della proprietà fondiaria disposto dal Levitico (la terra è del Signore) ha ulteriormente nobilitato il nuovo cittadino di Israele che, dopo aver pagato la terra sulla quale è andato ad abitare nonostante fosse sua da sempre, ne ha formalizzato diritto superficiario con lo Stato d'Israele, sicchè oggi il 92% della terra di Sion è¨ dello Stato nonostante lo abbia pagato l'ebreo sionista tornato in patria dai paesi che lo avevano ospitato e presso i quali aveva costruito col lavoro e non col mitra la sua fortuna piccola o grande, tale comunque da ricomprare dal beduino la terra di suo padre. E' un presidente, questo, dal quale Israele ha poco da aspettarsi, perchè dovendo distribuire in giro i debiti che una classe dirigente di banditi finanziari americani ha creato, deve fare faccia cortese a tutti i banditi del resto del mondo, tanto che Berlusconi - leader assai migliore di lui - dal suo viaggio ha dovuto portarsi a casa tre terroristi che ci auguriamo siano trasferiti con un aereo a tecnologia araba, tipo quello precipitato davanti al mare di Palermo perchè aveva la spia del kerosene sostituita - tanto per risparmiare - con quella di una moto Gilera. Israele non ha diritto sulla terra per la Shoah o per il negozio giuridico, ma perchè costituisce oggi l'incarnazione del Logos, la Ragione scientifica occidentale, l'espressione più alta dell'intelligenza dovuta al lavoro ed alla cultura amitica della sua tradizione razionalistica e positiva. IL dio degli ebrei - disse Einstein - è la Legge che esclude la superstizione. Israele è la nostra speranza, ma non di una terra promessa, ma di una presenza strategica che tutela l'occidente e lo salva dall'invasione della barbarie. Per l'occidente Israele costituisce oggi quello che l'America costituì per l'europa nel 1943: la liberazione dal Male. Se fossimo in uno stato serio, le bandiere d'obbligo in ogni ricorrenza da esporre, dovrebbero essere tre: la nostra nazionale, quella americana e quella d'Israele. Pazienza se si vede male la prima, perchè la nostra speranza di un futuro non talebano dipende dallo sventolare delle ultime due e con Bibi finalmente tornato il primato nel terzo millennio sarà biancoceleste. O noi o loro. O Israele o Abu Omar. Il Regno o le tenebre. Decidete.