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Ugo Volli
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Dev'essere una gioia, mentre senti le scariche elettriche e ti spengono le sigarette nella pancia. Grazie Onu. 16/06/2009

Confessatelo, anche voi avete pensato che l'Onu fosse un ente inutile o perfino dannoso, con quel segretario Ban, degno erede di Wakdheim e Biutros Ghali,  che a un incontro della lega araba va a cena col massimo ricercato per genocidio dei suoi tribunali (il presidente del Sudan Al Bashir, tuttora latitante), e  subito dopo vola a Gaza a pagare il suo tributo di sdegno agli stati islamici che l'hanno eletto; e poi con quella commissione per i diritti umani che dei diritti umani se ne frega e organizza solo pagliacciate anti-israeliane, come la conferenza Durban Due e le commissioni di inchiesta su Gaza. Confessatelo, un organismo la cui assemblea generale che da ottobre sarà presieduta da un libico, affiancato da un sudanese e da un iraniano (a proposito, chi ne ha parlato sui giornali italiani, a parte il bravo Giulio Meotti ?), non può che sembrare utile più o meno come il bacillo del colera.
E invece no. Anch'io la pensavo così, fino a quando, un paio di giorni fa, ho capito a che cosa serve l'Onu. L'Onu serve, serve moltissimo, per esempio ha una forza armata in Libano, che si chiama Unifil. E Unifil a che cosa serve? E' questo che ho capito dai giornali. Unifil serve a catturare le spie israeliane in Libano. Non ci credete? Pensate che la recente epidemia di spie israeliane catturate in Libano sia stata solo campagna elettorale sporca con altri mezzi? Errore. Il Canale 10 della televisione israeliana ha fatto vedere nei giorni scorsi un video del ministro della difesa spagnola con i comandanti delle varie missioni nel mondo che gli facevano rapporto. E quello in Libano gli ha detto che le sue truppe si erano impegnate nella caccia delle spie israeliane. Il ministro l'ha lodato. Bravi, no? Peccato che i giornali italiani non abbiano vantato questa impresa: qui non siamo abbastanza eurarabi, evidentemente. Anche perché il comandante di Unifil è un italiano, il gen. Giordano, ed è anche suo il merito di quelle presunte spie catturate e probabilmente anche torturate (sapete, il sistema giudiziario libanese è molto arabo e poco europeo). Comunque il prossimo comandante di Unifil sarà spagnolo (anche questo i giornali italiani non l'hanno detto) e certamente non mancherà di continuare la lodevole azione antispionistica.
Mi state dicendo che la missione di Unifil era diversa, che doveva aiutare a disarmare i terroristi di Hizbullah? Ma state scherzando o cosa? Intanto la parola che inizia per "t" è fuori moda. Non avete visto che Obama al Cairo, lodato da tutti, si è ben guardato dall'usarla? Dite "militanti", se proprio volete "combattenti", mai t***isti. E poi avete visto che il ministro degli esteri della Comunità Europea, Javier Solana, spagnolo anche lui, nei giorni scorsi è andato a parlarci, con Hizbullah? E li inglesi li hanno invitati a Westminster, dove non hanno voluto far entrare Geert Wilders?  Non sono andato per strada in giro a braccetto con loro sotto gli occhi dei fotografi come ha fatto il nostro baffino D'Alema, altra classe la sua, ma ormai è chiaro che si tratta di gente rispettabile, civile, che accetta perfino "sportivamente" le sconfitte elettorali, come ci hanno raccontato i giornali... Altro che il Berlusca.
E poi vi sembra che le truppe di Unifil possano fare una cosa nell'interesse di Israele? Sono troppe dell'Onu, che diamine. Anche se l'accordo era quello, non si può mica dispiacere al blocco islamico e terzomondista che comanda a palazzo di vetro e dintorni, no? E però si rendono utili. Pensate che gioia per quelli arrestati, sapere, mentre li torturano e poi magari li fan fuori, che non sono stati mica arrestati dalla polizia come criminali comuni. No, li ha presi l'Onu, lo stato mondiale, la sede della giustizia su questa terra... dev'essere una gioia, mentre senti le scariche elettriche e ti spengono le sigarette nella pancia. Grazie Onu.

Ugo Volli


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