Mr. President, perché avrebbero dovuto cambiare? A lei visibilmente Ahmadinejad stava bene 14/06/2009
Hi, Mr. President. Did you see the news about Iran? ... But you're so smart, do you speak Italian, don't you? Oh yes, you can! Of course you can... everything you can! E allora bene, parliamo italiano, caro presidente che mi riesce meglio ed è anche l'abitudine in queste cartoline; you know, usually Eurabian postcards are in Italian. Dunque, Mr. President, ha visto l'Iran? Che disastro, mi dirà lei, ci contava proprio su quell'altro, il "riformista", se ci vogliamo credere... Ma scusi, Mr. President, lei che è così intelligente e anche sportivo, ha mai sentito dire quel proverbio "squadra che vince non si cambia"? Il nanerottolo beghino lì, Ahmy, con lei ha già vinto, se l'è fatta girare intorno a un dito. Lui dice: cancelliamo Israele dalla carta geografica, e lei dice: parliamo. Applausi generali. Per lei naturalmente, per il suo spirito diplomatico, ma chi vince è lui. Il teppista dice: la Shoà è una balla e lei dice: parliamo, vieni a Buchenwald a vedere. Altri applausi. Ma lui vuol dire: lo rifaremo, e lei di questo non parla. Ancora dice: l'atomica è un diritto dell'Iran e lei non dice solo parliamo, ma anche sì, certo, è un diritto, ma mi raccomando, uso pacifico. E quelli: pacifico, come no. Come diceva un vecchio carosello: e che, ci ho scritto giocondo? Sulla fronte, voglio dire. Intorno, in Eurabia e in America, altri applausi, discorso geniale. Poi lei, Mr. President, gli dice: rispettiamo l'antica civiltà iraniana. E quelli la spernacchiano: E allora? Fatti, non parole. Ancora lei dice: voi islamici avete inventato la bussola, la carta argentata e anche l'uovo di pasqua. Sono palle ma lei è dell'idea che per lisciare le penne ai nemici mentire non è un peccato. O forse è davvero ignorante, non so. Non menziona invece la vera invenzione islamica recente: l'uso degli aerei di linea come strumento di innovazione urbanistica. Altro che i kamikaze. Ma loro, fatti, non parole e lei abbozza. Mr. President, perché avrebbero dovuto cambiare? A lei visibilmente Ahmy, il nanerottolo beghino, stava bene. Il segnale era quello. E ha ragione, sa. Pensi che se fornisce loro un po' di assistenza, potranno fare una missione decisiva e liberarla di quel rompiballe di Nety, e magari anche eliminare la minaccia atomica (quella israeliana naturalmente). E con la minaccia atomica, anche lo Stato. Così avremo una bella Palestina islamica dal Giordano al Mediterraneo, e finalmente ci sarà la pace. Pace, peace, salaam, la bandiera dell'arcobaleno. Non è contento? Problemi? Non mi dirà che magari nell'operazione faranno fuori qualche milioncino di abitanti e che il suo elettorato potrebbe risentirsi? Ma no, che sono tutti per la pace. Una pace giusta, che risarcisca i profughi e cacci gli invasori, come al tempo delle crociate. Mi ascolti, Mr. President, vada a Teheran a complimentarsi con Ahmy, e faccia un bel discorso. Chieda scusa, mi raccomando. Coi discorsi si mette sempre a posto tutto, correct? Se si sanno fare, se c'è l'arte. E questo non le manca. Le assicuro, la applaudiranno tutti: gli Arabi, Eurabia, insomma tutti salvo i rompiballe dell'entità sionista. Ma a quella ci pensa il nanerottolo. E poi, stia sicuro, le daranno l'Oscar. Forse non il Nobel, anche se dopo Carter e Arafat... ma l'Oscar sì. Per il miglior attore. Bye-bye, Mr. President, un appplauso anche da me