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Ugo Volli
Cartoline
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Dai, fondiamo una Ong per l'equo trattamento della povera Eurabia diffamata dagli ultrasionisti 11/06/2009

Cari amici, lo sapete, sono un po' ingenuo, ma ora ho scoperto anch'io il nuovo  businness. Volete fondare un'organizzazione non governativa con me? Cerchiamo finanziamenti, se siamo bravi ne otteniamo tanti, e viviamo felici e contenti in qualche posticino simpatico, al prezzo di scrivere ogni tanto qualche appassionata denuncia. Questo, ormai lo sapete, sono capacissimo di farlo, il mio coefficiente di indignazione è eccezionalmente alto. Avevo pensato a un'Ong fondata su queste cartoline, così potremmo lasciare una percentuale dei guadagni a "Informazione corretta", che certamente non nuota nell'oro. C'è però un problema. Il business dell'Ong dipende dai finanziatori, che per lo più non sono privati cittadini, ma stati e organizzazioni internazionali. E io temo che la maggior parte di questi spettabili enti non condivida il mio punto di vista. Ma se cambiassi un po' il titolo e le chiamassi - non proprio cartoline antisemite, che non si presenta bene neanche agli occhi del governo inglese e di quello olandese, ma "cartoline antisioniste". Magari non capirebbero l'ironia (i funzionari europei, i particolare i norvegesi, di solito non sono più ricchi di sense of humour degli ayatollah). Ci prenderebbero sul serio: Eurabia di qua, Eurabia di là, viva l'Eurabia! Che ve ne pare? riceveremmo i soldi forse non dall'Iran e dall'Arabia Saudita, che chiedono rispettivamente un diploma di esperto in esplosivi e una patente aerea con abilitazione alla guida dei jet di linea, ma almeno dall'Unione Europea e da qualche volonteroso governo nordico una piccola elemosina non ci verrebbe negata...
Vi chiedete se sono impazzito. Ma no, ho le prove. Un esempio di successo, anzi due. Voi che leggete "Informazione Corretta" sapete certamente cos'è B'Zelem, quella Ong che usando un'espressione biblica (quella dell'uomo fatto "a immagine e somiglianza") si dedica a dimostrare che Israele viola i diritti civili dei palestinesi;  forse conoscete un po' meno Ir Amim, "la città dei popoli", che ha l'obiettivo di sconfiggere l'imperialismo ebraico su Gerusalemme e considera coloni anche quelli che abitano nel quartiere ebraico di Gerusalemme (dove gli ebrei sono stati da chissà quanti secoli, prima che le '48 li sloggiasse con le armi la legione araba giordana, che rase al suolo tutto il quartiere). Bella gente, no? Be', Ir Amim ha un budget di 4 milioni di shekel; 1,7 li mette l'Unione Europea, 800 mila l'ambasciata britannica (mica per niente l'Inghilterra è capitale morale di Eurabia, no?), i norvegesi altri 175 mila, il resto indovinate chi.  Su B'Zelem la mia fonte (banalmente il "Jerusalem Post") dice solo che il dieci per cento -670 mila shekel- del budget viene dall'Unione Europea. Ma non mancheranno altri governi illuminati a dare una mano, ne siamo sicuri.
A proposito, ve lo immaginate il governo cinese finanziare una Ong che sorveglia la repressione statunitense degli immigrati latini, oppure la Russia che manda gente in Alto Adige per mostrare che noi reprimiamo i poveri sudtirolesi? Cosa succederebbe? Invece in Israele si può e le Ong interessate protestano per l'intromissione di chi ha denunciato l'inghippo, e dicono che tutto è regolare secondo la legge israeliana. Già, ecco come Israele non è una democrazia, opprime le opposizioni, pratica l'apartheid e tutto il resto: accettando che chi lo attacca sia finanziato dall'estero e in cambio mandando in giro i propri deputati arabi a spiegare quanto sono vittime del colonialismo ebraico... ma questo è un altro discorso.
Torniamo agli affari. Vedete che bisogna fare come loro? Dai, fondiamo una Ong per l'equo trattamento della povera Eurabia diffamata dagli ultrasionisti e poi andiamo tutti in vacanza assieme. magari a Pantelleria! O piuttosto a Gerusalemme: bella città, se non ci fossero tutti quei colonialisti in giro...Vi aspetto.

Ugo Volli


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