Gli mancava la tunica e la papalina bianca in testa e Barak Obama era il Papa.
Siamo ancora sconvolti dal suo discorso del tutto va bene, del israeliani e arabi sullo stesso piano, dell'Islam buono e tollerante, del terrorismo inesistente, del fondamentalismo quasi innocente ,del basta insediamenti Israele! , dei palestinesi come i negri schiavi d'America.
Barak Obama ha deluso semplicemente perche' ha fatto un discorso falso e bugiardo e se io fossi un discendente degli schiavi negri sarei molto arrabbiata col Presidente.
Ma la conosce la storia? Ma la sa la differenza? Ma quando mai ha visto un negro americano ammazzare bambini bianchi americani? Come si permette di paragonare dei fondamentalisti terroristi a un popolo pacifico che proprio gli arabi razziarono in Africa per venderlo ai padroni bianchi in America e in Europa.
E' impossibile che una Nazione come gli USA mandi in giro per il mondo un presidente ingenuo fino alla stupidita' quindi se Obama non e' ingenuo o stupido e non credo che lo sia, allora e' falso e allora significa che Israele e' in svendita perche' lui possa raggiungere i suoi scopi ormai chiariassimi: accattivarsi le simpatie del mondo islamico e farne pagare il prezzo a Israele.
Forse quando ha parlato dei valori americani e ha detto che , come l'America, anche l'Islam e' portatore di giustizia, tolleranza, progresso e dignita' per tutti gli uomini, e' stato colto da amnesia, ha dimenticato le teste tagliate, gli sgozzamenti, uno dei primi quello di Daniel Pearl, ebreo americano, costretto a dire, prima che il coltello gli entrasse in gola, "sono ebreo, mia madre e mio padre sono ebrei".
Dignita', tolleranza, progresso e Giustizia, Presidente?
Anni di sgozzamenti di occidentali, Per fortuna quelli tra musulmani ci sono stati risparmiati.
Chissa' se prima di parlare di dignita', tolleranza, progresso e giustizia ha pensato a Theo Van Ghogh, il regista olandese cui fu fatto karakiri per aver girato un film sulla situazione tragica della donna nell'Islam!
Giustizia tolleranza progresso?
E' di questi giorni a Parigi il processo agli arabi che hanno ammazzato Ilan Halimi dopo averlo torturato per tre settimane e poi gettato come spazzatura per la strada, ormai morto.
Era solo un ragazzo ebreo.
Giustizia, Tolleranza, Dignita'?
E il terrorismo in Israele non se lo ricorda, Presidente? Autobus pieni di corpi fumanti di cittadini innocenti, pizzerie, bar , teatri distrutti pieni di cadaveri.
Giustizia, Tolleranza, progresso?
Francamente, da donna occidentale, mi sento offesa dalle parole dette e non dette del Presidente americano che ormai sara' il caso di chiamare Hussein, gli si addice di piu'.
Mi sento offesa come ebrea e israeliana.
Il suo meraviglioso discorso ha toccato il tema dell'antisemitismo e dobbiamo essergli grati per averlo fatto nel cuore del mondo islamico dove tutto e' antisemita, dall'aria che si respira, ai giornali, ai film, alle canzoni "sgozzo sgozzo sgozzo l'ebreo", giuro sono le parole di una canzoncina araba, una delle piu' gettonate.
Ha detto che negare la Shoa' e' da stupidi, che odiare gli ebrei e' da stupidi, che Israele deve ritirarsi dagli insediamenti in Giudea a Samaria, e poi ha detto una frase che
dire scandalosa e' dire poco, sono rimasta di sasso, ho provato disgusto e rabbia.
Ma come, il Presidente critica l'antisemitismo e poi anziche' condannare la propaganda islamica che nega il diritto di Israele di esistere sulla sua terra avita, se ne esce con la frase piu' cretina che essere umano avrebbe potuto dire: "Tanto, ha detto sorridendo come per una bella battuta, Israele non se ne andra'"
Arabi, rassegnatevi, Israele qui resta quindi fate buon viso e accettate l'odiatissimo paese.
Ma come, dopo che da Arafat, sia maledetto il suo nome, in poi, ogni arabo nega che esista un legame indissolubile tra gli ebrei e Gerusalemme, tra gli ebrei e Israele come se 5000 anni di storia ebraica fossero niente , come se il Tempio non fosse mai esistito, come se "L'anno prossimo a Gerusalemme" non fosse mai stato pronunciato per 2000 anni, ogni anno, ogni anno, ogni santissimo anno. Come se qui in Erez Israel gli arabi non fossero arrivati molti secoli dopo gli ebrei, come se nella Torah non fosse nominata Gerusalemme per ben 750 volte e mai una volta nel Corano. Anzi nel Santo Corano come ha detto Obama.
E come se tutto questo non fosse realta' e storia e sangue lui va a dire "rassegnatevi perche' tanto loro non se ne vanno"????? Quindi Obama ha detto a tutto l'Islam che anche per lui, non solo per il miliardo e piu' di musulmani sul piede di guerra, Israele e' un corpo straneo in Medio oriente.
No, Presidente, You can't.
Non tutto le e' permesso e Israele esige da lei il rispetto dovuto, il rispetto che si deve a un paese che e' legato, come l'America, a progresso, tolleranza e dignita' per ogni essere umano.
Rispetto, capito? Rispetto per un paese che voleva vivere in pace e che e' stato invaso, per essere distrutto, sei ore dopo la sua legittima fondazione decisa non a causa dell'Olocausto ma molti anni prima, nel lontano 1922 dalla Lega delle Nazioni che ricevette il mandato di ricostituire lo stato ebraico in Palestina. Non costituire bensi' ri-costituire perche' questa terra e' stata sempre ebraica anche nella sua storia piu' recente.
Lei doveva dire a tutto il mondo arabo e islamico che Israele ha il diritto inalienabile di stare dove e', un diritto storico, religioso, di carne e di sangue. Non che non se ne andra' per far dispetto agli arabi ma perche' questo e' il suo posto, qui, esattamente dove siamo e chi non ci accetta se ne vada lui, il mondo arabo e' immenso.
E prima di parlare degli insediamenti e ordinarci di non ingrandirli nemmeno a causa delle nascite, (cosa facciamo li ammazziamo i nuovi nati? Impediamo alla gente di sposarsi?), doveva parlare anche delle centinaia di insediamenti arabi, per l'esattezza 291, costruiti illegalmente. Quindi siamo pari, Presidente. E prima ancora di insediamenti lei doveva toccare l'argomento terrorismo e terroristi e neonazisti di hamas e di Fatah che non e' che siano meglio. E doveva accennare all'Iran con piu' decisione perche' non e' che noi ridiamo al pensiero che hanno missili in grado di arrivare davanti a casa nostra e non ci divertiamo neppure a sentir dire ogni mattina da qualche malefico ayatollah che Israele e' un cancro che sara' estirpato.
Il risultato del suo discorso, Presidente, e' che adesso gli israeliani hanno, per la prima volta, paura dell'America. Noi sappiamo cosa significhi essere soli al mondo, non avere alleati, non avere amici, tutti comprati per un pieno di benzina. Noi sappiamo cosa significa ma fino ad ora, almeno dal 1970 l'America era con noi.
Adesso l'America e' con i barbudos che nelle moschee predicano la morte.
Non ci piace tutto questo e ancora devo dirle , Presidente, con molto rispetto, No, You can't.
Per il resto, gran bel discorso, Presidente!