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Ugo Volli
Cartoline
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In Francia Eurabia procede veloce, c'è persino una lista antisionista 05/06/2009

Cari amici, mancano un paio di giorni alle elezioni, ma non vi annoierò certo con una dichiarazione di voto. Credo che chi segue Informazione Corretta abbia perfettamente chiaro per chi un amico di Israele non può votare, dalla Destra di Storace alle sinistre di Diliberto, Vendola, Ferraro, fino a Di Pietro. Voglio invece raccontarvi che in queste elezioni c'è chi sta peggio di noi. In Francia, se non lo sapete, esiste una "lista antisionista" guidata da un comico che risponde al nome di Dieudonné Mbala Mbala, un tale che è stato multato cinque volte per propaganda antisemita; uno che chiama la Shoà "pornografia della memoria" e che ha fatto rumore qualche mese fa invitando sul palco di un suo spettacolo il più "autorevole" negazionista francese, Robert Faurisson. E' interessante la compagnia che si è unito a questo pagliaccio nell'impresa elettorale: c'è un ex comunista, Alain Soral, passato direttamente dallo stalinismo al partito di Le Pen; poi c'è Yahia Gouasmi, capo del Centro Zahra, affiliato agli Hezbollah. Ancora, vi si trova una ex Verde, Ginette Skandrani, espulsa dal movimento per negazionismo. Insomma un caravanserraglio dell'Eurabia più puzzolente. La star della lista però è in prigione e quindi sfortunatamente non potrà essere candidata. Si tratta di Carlos, "lo sciacallo", al secolo Ilich Ramirez Sanchez, uno dei più noti terroristi al mondo, quello che fra molte altre imprese ha guidato da lontano il commando palestinese che sequestrò e ammazzò gli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco. Il carcere di Poissy in cui sta rinchiuso, condannato per un triplice omicidio, dev'essere piuttosto tollerante, perché "lo sciacallo" ha potuto l'altro ieri tenere un comizio per telefono ai suoi sostenitori riuniti a Parigi, in favore della lista di Dieudonné. Una piccola nota per concludere: l'ufficio nazionale di vigilanza contro l'antisemitismo ha chiesto al ministro della Giustizia di proibire la partecipazione della lista antisionista alle elezioni europee, per la sua evidente impronta razzista. Il ministero ha rifiutato la richiesta: "Se lo scopo del partito fosse stato quello di condurre un discorso antisemita e razzista, non lo avremmo ammesso alle elezioni," ha assicurato il ministro; non ne dubitiamo; ma evidentemente non è così e Dieudonné è candido come un agnellino, almeno agli occhi del Guardiasigilli francese. A proposito, sapete chi è il ministro che conosce così bene l'innocenza degli antisionisti? Si chiama Rachida Dati. Per la cronaca, è un'affascinante signora, dalla intensa vita sentimentale, nata in Francia nel 1965, da un padre algerino e una madre marocchina.

Ugo Volli


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