Dov'è rimasto il diritto di cronaca? Cosa vuole nascondere o far finta di non aver visto l'inviato? Non dovrebbe raccontare i fatti come sono avvenuti, senza perdersi in un panegirico che non racconta nulla?
Perchè non racconta che il "barbarian" Youssouf Fofana si è presentato al processo con il cranio rasato, una barba silamica, vestito di una veste bainca, con un largo sorriso e puntando il dito al cielo ha esclamato "Allah vincerà"? E quando su richiesta di pronunciare il suo nome di famiglia ha risposto "Africaine barbare armée révolte salafiste"? E quando gli si è chiesto la sua data di nascita ha detto: "13.2.06", vvale a dire il giorno della morte orribile di Ilan Halimi?
Nava parla di miseria morale, di minorenni e che diversi particolari appaiono inspiegabili (sic). Parla di atteggiameno paranoico e megalomane (perchè non specifica del lato musulmano che viene sottaciuto anzi eliminato del tutto?). Massimo Nava cos'ha fatto a Parigi? Ha veramente adempiuto al suo obbligo di cronaca? Perchè nasconde i fatti? ovviamente leggendo il suo resoconto non si capisce proprio niente a parte un "ipotetico" aspetto antisemita camuffato in realtà dalla volontà di estorcere soldi.
È un comportamento vergognoso da parte di un dipendente di un giornale che meriterebbe cronisti maggiormente professionali
Autore dell'articolo: Massimo Nava (email: mnava@corriere.it)
Distitnti saluti
Valerio De Vito Lugano (sono un attento stimatore del vostro sito..,.indispensabile per avere un opinione corretta sui media italiani)