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La predicazione anti ebraica 29/05/2009

Seguo sempre con molto interesse gli articoli pubblicati da voi, soprattutto gli articoli del Sig. Volli, che ammiro e stimo moltissimo.

Vorrei solo chiarire un'espressione che ho letto nell'articolo di Federico Steinhaus dal titolo "Angeli e demoni... No, demoni e maiali!". Concordo con la sua analisi, ma mi sento di dover "correggere" la sua affermazione: "veicolata da stereotipi ancestrali provenienti dalle leggende cristiane dei secoli passati".

Credo che sia solo una leggerezza dell'autore, ma mi sento di dover dire che non si tratta di "leggende cristiane", piuttosto di "congetture pseudocristiane". Io sono un cristiano, non cattolico. La frase non mi ha urtato, ma scritta così lascia intendere che tutto il cristianesimo sia una favola (non che questa fosse l'intenzione dell'autore, ovviamente).

Gesù, come voi sapete, era ebreo figlio di ebrei nato in una nazione ebraica. I suoi apostoli anche, come tutti i suoi seguaci. Solo successivamente il suo messaggio fu esteso alle popolazioni non ebraiche. La quasi totalità del Nuovo testamento è scritto da Ebrei e gli unici due libri scritti da un greco, sono scritti seguendo la guida di un ebreo "ortodosso", Paolo di Tarso. Mai in tutta la Bibbia, compreso nel Nuovo Testamento, vi è una parola di disprezzo o di giudizio nei confronti del popolo di Dio, solo nei confronti di coloro che lo combattono e cercano di distruggerlo. Mai un vero cristiano si sognerebbe anche solo di parlare male del popolo di Dio. Un vero cristiamo ama gli ebrei e la nazione ebraica da cui si attende il regno del Messia. Un vero cristiano sa che se non appartiene al popolo di Israele, conosce Dio solo perché da Israele qualcuno l'ha fatto conoscere e che non fa parte del popolo, ma beneficia solo per riflesso delle benedizioni che vengono riversate su Israele.

Forse sebrano vaneggiamenti, ma questo è il pensiero di un vero cristiano. Ciò che viene detto riguardo al "deicidio" è solo la scusa di coloro che vogliono distruggere Israele. Dio non può essere ucciso e nessun cristiano accuserebbe gli ebrei di aver ucciso Dio. Comunque Gesù è morto su una croce secondo le pratiche romane, ma non ho mai sentito che qualcuno abbia accusato anche gli italiani, o per lo meno i romani, di deicidio. Questo dimostra che uno dice quello che vuole per giustificare qualunque atto criminale e sembra che il "per Dio" vada di moda da quando esiste l'uomo.

In definitiva vorrei solo invitarvi a non confondere il Cristianesimo, che proviene dall'Ebraismo, con quelle religioni e quei movimenti che si fanno chiamare cristiani, anche se contano milioni di adepti come la setta di Roma, o che si nascondono dietro il nome di Gesù Cristo, perché usano solo il suo nome, ma non ne conoscono una sola parola perchè non vogliono dar retta a ciò che dice un ebreo.

Vi ringrazio per l'attenzione e vorrei incoraggiarvi a continuare sempre con più forza nella vostra iniziativa che spero venga conosciuta da un pubblico sempre più vasto.

Ciao e in bocca al lupo    D'Amelio Fausto

Gentile signor D'Amelio, Informazione Corretta mi ha chiesto di risponderle, visto che lei mi cita nella sua lettera. Quel che lei dice è certamente vero, e noi siamo d'accordo con lei.Come lei sa, Informazione Corretta non è certamente un sito anticristiano, si occupa della situazione mediorientale, dell'antisemitismo, del terrorismo ecc. I riferimenti ai problemi religiosi sono certamente sommari. Federico Steinhaus intendeva sicuramente riferirsi alla predicazione antiebraica e alle relative falsità ("leggende") diffuse nei "secoli passati" da molti esponenti delle Chiese istituzionali (purtroppo non solo da quella cattolica, ma anche da Lutero e altri). La predicazione di Gesù non era certamente l'obiettivo polemico dell'articolo. Nel mondo ebraico è ben diffusa la cosapevolezza che Gesù e i suoi primi discepoli erano ebrei per nascita e cultura e sicuramente non volevano affatto distruggere l'ebraismo. Le "leggende" antiebraiche vengono dopo. Con molta stima

ugo volli


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