Se sei un bandito e hai le atomiche, puoi fare tutte le violazioni della legalità internazionale che ti pare e nessuno ti darà fastidio 29/05/2009
"La Cina è vicina" avvertiva Marco Bellocchio nel titolo un film del '67, e certamente lo slogan era la cosa più giusta della pellicola. Ce ne siamo poi accorti tutti che Pechino non è uno strano posto esotico e che quel che accade laggiù influenza anche la nostra vita in maniera concreta e corposa. Purtroppo anche la Corea del Nord, che se ne sta attaccata alla Cina, è vicina anche lei. La sua folle forma di ipercomunismo ereditario ci riguarda molto. E non solo perché i coreani esportano tecnologie nucleari in Medio Oriente: il reattore nucleare siriano in costruzione distrutto da Israele l'anno scorso era made in Corea, i missili iraniani sono solo poco modificati rispetto ai loro originali coreani e viene di lì anche parte del combustibile nucleare degli ayatollah. Ancor più importante è l'esempio. Due mesi fa i nordcoreani hanno mandato un missile "sperimentale" ad affondare nel Pacifico al di là del Giappone, mostrando così di poter colpire Tokio con un proiettile atomico. Gli Stati Uniti, che alla fine della seconda guerra mondiale si erano presi la responsabilità della difesa del Giappone per indurlo a disarmarsi definitivamente, hanno detto che il lancio coreano era una grave violazione del diritto internazionale e bla bla bla, ma poi avevano fatto sapere che, poiché il razzo non poteva arrivare in America non si sentivano particolarmente minacciati. Fine delle reazioni. L'altro giorno i nordcoreani hanno di nuovo violato tutti gli accordi, facendo esplodere una bomba atomica sottoterra e lanciando un po' di missili vari in modo da minacciare la Corea del Sud, loro nemico storico e gli americani che le assistono. Cosa hanno fatto gli americani? Hanno dichiarato solennemente che si tratta di un atto grave, di una violazione della legalità internazionale e di nuovo bla bla bla, ma, almeno per il momento, niente di più. Sembra che la Corea del Nord, in perenne crisi economica, voglia sostanzialmente aiuti, cioè soldi e cibo, ed è probabile che in questa maniera li otterrà. Bella lezione: per il Giappone, per le due Coree e per chiunque altro. Conclusione generale: se sei un bandito e hai le atomiche, puoi fare tutte le violazioni della legalità internazionale che ti pare e nessuno ti darà fastidio, almeno fino che l'America è quella che è oggi. Visto da vicino: quello che succede laggiù nel mar Giallo, se sei un ayatollah, che cosa ti suggerisce? di rinunciare a costruire la tua bomba atomica o di accelerare la preparazione? di comportarti da bravo bambino o di sbattere i pugni sul tavolo? Di rinunciare al terrorismo o di usarlo di più? La Corea è vicina, ma l'Iran ancora di più. E impara in fretta.