Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 28/05/2009, a pag. 30, la lettera di Stefano Izzo dal titolo " Israele e l'Iran ".
Nella lettera la vittima (Israele) diventa carnefice. Secondo Izzo, infatti, le minacce nucleari iraniane sono meno pericolose della presenza delle atomiche israeliane. Non ha importanza che l'Iran finanzi il terrorismo di Hamas ed Hezbollah e che, invece, Israele il terrorismo lo combatta. Non ha importanza che, di fatto, l'Iran sia una dittatura teocratica mentre Israele è uno Stato democratico. Netanyahu si è limitato a dichiarare che Israele è pronto a difendersi dagli attacchi dell'Iran, non ha mai menzionato missili atomici pronti per essere lanciati su Teheran. Per quanto concerne il trattato di non proliferazione delle armi nucleari, è vero che Israele non l'ha firmato. Ma è anche vero che il nucleare israeliano non è una minaccia per nessuno Stato al mondo, contrariamente a quello iraniano. Il lettore scrive a sproposito, è poco informato e la sua lettera è infarcita di pregiudizi antiisraeliani. Lucia Annunziata non ha scritto nemmeno due righe in risposta. Mentre invece avrebbe dovuto, vista la serietà dell'argomento. Chi tace acconsente.
Invitiamo i lettori di IC a scrivere alla STAMPA per protestare per la pubblicazione di questa lettera e per la mancanza di una risposta adeguata.
Ecco la lettera:
È più grave la posizione dell’Iran, che ha firmato il Trattato per la non proliferazione delle armi nucleari, ma che viene sospettato di volersi costruire la Bomba, o quella di Israele che questo Trattato non l’ha firmato e l’atomica ce l’ha già? (300 testate nucleari!). Sono più pericolose per Israele le dichiarazioni di Ahmadinejad per cui lo «Stato sionista scomparirà dalle mappe geografiche» o sono più pericolosi per l’Iran i missili atomici israeliani puntati su Teheran?».
Sono più inquietanti le farneticazioni del Presidente iraniano sull’Olocausto o i piani militari di Israele per attaccare l’Iran, la cui esistenza è nota da tempo ma di cui ora il Times rivela i dettagli (F-15 e F-16, assistiti da aerei radar Awacs, aerei cisterna, elicotteri pronti a volare, violando lo spazio aereo di altri Paesi, fino a 1400 chilometri di distanza, per colpire, anche con atomiche «tattiche», Natanz, Isfahan, Arak, i siti dove gli iraniani stanno arricchendo l’uranio, a loro dire per usi civili)?
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