mercoledi` 27 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
26.05.2009 Mister Obama lei sa quello che dice?
Da Israele, Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 26 maggio 2009
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Mister Obama lei sa quello che dice?»
Quando sento parlare i grandi della terra come si usa impropriamente dire, mi sorge il dubbio che tanto grandi non siano se riescono a dire una valanga di stupidaggini da far ridere i polli. Netanyahu va da Obama e cosa gli dice l'uomo piu' importante della terra? Il Presidente della piu' grande potenza del mondo? Gli dice la frase piu' disgustosamente retorica, stupida e falsa che bocca umana possa pronunciare riferendosi al Medio Oriente: "Israele e i palestinesi dovranno vivere fianco a fianco, in pace e sicurezza!" "Side by side in peace and security". E da Israele e' partita una gran risata. 5 milioni e rotti di risate. Fianco a fianco, in pace e sicurezza? Peace and Security? Ma dove, ma quando, ma come? Ma mister Obama lei sa quello che dice? Non si tratta di una favola, Mister Obama, non e' una storiella cui nemmeno le sue figlie crederebbero, e' una cosa seria, e' la sopravvivenza di Israele in gioco. La fine della storia, la nostra storia, non sara' "e vissero felici e contenti" se voi grandi non cambierete atteggiamento nei confronti dei palestinesi e della Lega Araba. La storia, la nostra storia, finira' ancora una volta in tragedia e noi abbiamo gia' dato a sufficienza, glielo posso assicurare. Mister Obama, con tutto il mio rispetto e la mia simpatia, lei non puo' raccontare barzellette sulla tragedia di due popoli, si, dico due popoli perche' , per colpa di un mostro di nome Arafat che ha reso la sua anima al demonio solo nel 2004, nemmeno i palestinesi si sono divertiti in questi ultimi 60 anni. I palestinesi soffrono, come noi, da Arafat in giu', perche' nemmeno Abu Mazen scherza in perfidia e quell'altro laggiu' a Gaza, Hannaye', che vive ammazzando palestinesi, rubando ai palestinesi, tenendoli in ostaggio tanto e' sicuro che il mondo da la colpa a Israele e ne approfitta esattamente come faceva il Mentore di tutti i mostri, l'Arraffa di cattiva memoria. Mister Obama, come dovrei chiamarla, Hussein o Barak? Dipende? Mister Obama, i palestinesi vogliono la pace e la sicurezza , peace and security, eliminando Israele e lo dicono chiaro e tondo. Possibile che lei non lo capisca? Possibile che nemmeno il Santo padre lo abbia capito quando e' venuto qui a dissertare contro "il Muro" che a noi da la vita e, si, la sicurezza. E' mai possibile che non capiate niente voi grandi del mondo? I palestinesi vogliono: 1. Far entrare in Israele tutti i profughi palestinesi attualmente viventi, senza diritti umani ( ma nessuno ne parla), nei paesi arabi. L'URNWA stessa si e' fatta una legge ad hoc e cioe' che i palestinesi sarebbero stati, unico popolo al mondo, profughi a vita e per diritto ereditario. Roba da chiodi, vero Mister Obama? Si , roba da chiodi, ma in base a quella legge i circa 600mila arabi di Palestina, fuggiti per suggerimento arabo da quello che sarebbe diventato Israele e moltiplicatisi come i pani e i pesci, all'infinito, dovrebbero rientrare in Israele. Quanti sono, Mister Obama? Nessuno lo sa, si pensa qualche milione. I palestinesi vogliono: 2. Gerusalemme est , con la citta' vecchia e tutti i luoghi santi, capitale del futuro stato di Palestina. Vediamo, Gerusalemme non e' mai stata una citta' araba, men che meno palestinese visto che i palestinesi si sono autoinventati abbastanza recentemente allo scopo di dar fastidio a Israele commuovendo il mondo col loro, inventato, stato di poveri palestinesi che lottano contro i perfidi giudei per riavere una terra che non e' mai stata palestinese. E lo sa, Mister Obama, cosa significherebbe dare Gerusalemme ai palestinesi? Significherebbe perdere l'accesso ai Luoghi Santi per cristiani ed ebrei. E lo sa, Mister Obama, cosa ancora? Dal 1967 gli arabi di Gerusalemme sono aumentati del 291%. Si rende conto cosa significa? Significa che in altri 40 anni tutta Gerusalemme sara' araba, i Luoghi Santi trasformati in moschee, il Muro del Pianto riavra' ad esso appoggiate le latrine pubbliche come durante l'occupazione giordana. Oltre agli eterni profughi da insediare in Israele e a Gerusalemme Capitale, i palestinesi vogliono che Israele dimentichi tutte le guerre con cui fu aggredita e contro le quali vinse alla grande e ritorni alle linee armistiziali del 48/49. Benissimo, accontentiamoli, poi uno sputacchio, un semplice sputacchio, mister Obama e ci buttano in mare, sempre se prima non ci avra' fatti diventare cenere quel Ahmadinejad cui lei fa l'occhiolino almeno una volta alla settimana e che le risponde regolarmente a calci negli stinchi. Peace and Security, side by side, eh? Mister Obama...Hussein.... Giu' i muri, eh Santo Padre? E poi? Ma perche' ci volete tanto male? Perche' in nome di una finta pace volete ancora e ancora e ancora sacrificare gli ebrei! Perche'? Siamo stati il popolo piu' perseguitato della terra. Basta! Lasciateci vivere, lasciateci in pace. Basta! Perche' non ha il coraggio, o uomo piu' potente del mondo, Mister Obama, di dire ai palestinesi di andare al diavolo e di accontantarsi di avere quello che USA e Israele sono pronti ad offrirgli, soprattutto tenendo conto che prima era il nulla che possedevano. Perche' il Papa non ha avuto il coraggio di dire che e' quel muro che salva la vita degli israeliani e che restera' alto nel cielo fino a quando le belve non si saranno esaurite? Perche' siete sempre pronti a darci addosso? Mister Obama, fra qualche giorno verra' a trovarla anche Abu Mazen che le spiattellera' le sue pretese e le elenchera' i suoi no, innumerevoli no, ad ogni proposta di peace and security, la prego, Mister Obama, dimentichi di chiamarsi Hussein e pensi di chiamarsi semplicemente Barak che in ebraico significa fulmine e sappia trovare il coraggio di incenerire con le sue parole quel negazionista ed ex terrorista travestito da agnellino. Sappia rispondere con dei NO alle sue richieste assurde perche' solo prendendo le difese di Israele e del suo diritto alla sicurezza, perche' la pace e' meglio lasciarla nei bigliettini dei Baci Perugina, si potra' sperare in un futuro. Finche' liscerete il pelo ai terroristi non si arrivera' da nessuna parte. Ahhh, mister Obama, un' ultima cosa, si ricordi ogni tanto, tra un discorso su Guantanamo e l'altro e lo sforzo di dare una vita migliore ai terroristi ivi reclusi, si ricordi, dicevo, che un ragazzo di 19 anni , di nome Gilad, e' stato catturato dai palestinesi tre anni fa e da allora nessuno ne ha notizia e pochi nel mondo ne parlano...sa e' solo un ragazzo ebreo. Non era un terrorista, mister Obama, era un ragazzo che non aveva ancora sparato un solo colpo per difendere il suo Paese, lo hanno preso e da quel giorno Gilad e' sepolto .... si spera vivo....tra le sabbie di Gaza. Se lo ricordi mister Obama.......Hussein, ooops, mi scusi, volevo dire Barak, Barak Obama! Il nostro ragazzo si chiama Gilad Shalit, oggi ha 22 anni e da tre anni non vede un essere umano e non sa niente del suo Paese e dei suoi famigliari. Gilad, Gilad Shalit! Non lo dimentichi. Grazie Mister Obama!
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT