“Per uscire dalla sua condizione di crescente solitudine e far fronte a un nuovo antisemitismo Israele dovrebbe stringere delle alleanze:
in primis rinnovando il suo legame con il mondo cattolico europeo e poi con i segmenti più illuminati dell'Islam e della società palestinese”
Israele “affronta minacce senza precedenti nella sua storia, nemici come Hamas, Hezbollah e Iran mossi da un odio irragionevole, e quest'ultimo con la concreta eventualità dell'arma nucleare".
"Mai la malafede e la disinformazione verso Israele hanno assunto proporzioni tali come in questo momento: una macchina di delegittimazione e di satanizzazione che sta sfociando in un nuovo antisemitismo".
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Solo una mia perplessità per quanto riguarda la prima frase:
E quali sarebbero questi interlocutori in ambito sia cattolico che islamico?
Trovatemi la risposta..............,
forse il cardinal Kasper può annoverarsi in questo senso dialettico cattolico-ebraico, ma non vedo nessuno da parte Islamica:
Forse solo i "dissidenti di ogni fazione " possono aver un ruolo decisivo, ma si sa, i "dissidenti" non hanno nessun ruolo "importante".
Del resto, non posso che condividere pienamente, anzi, avvallo le sue riflessioni.
Brutti momenti.
Alessandro Albore