Caro Volli,
si ricorda cosa diceva Andreotti (cito a mente): Calunniate, calunniate, qualcosa resterà.
Così è anche per quel ragazzo interista. Chissà da chi avrà sentito che bisogna odiare gli ebrei.
Comunque non credo che occorra fare grandi sforzi di analisi. Basta leggere la stampa o guardare la televisione. C'è sempre qualcuno che sparla o di Berlusconi o degli ebrei. E' come una fissazione o meglio un riflesso condizionato dei cani di Pavlov. Se qualcosa va male o è colpa di Berlusconi o è colpa degli ebrei. Tertium non datur.
Come vede, caro Volli, c'è proprio un gran progresso, alla maniera dei gamberi... Ma come dice Kant "in natura non dabitur casus", in natura il caso non esiste, anche qui c'è sempre qualcuno che ci marcia o che gli torna comodo spargere veleno. Come sempre, del resto.
Saluti
Dario Bazec
Ugo Volli ripsonde:
Gentile signor Bazec,
condivido i suoi sentimenti e anche le sue ipotesi. Le domande finali del mio corsivo forse erano superflue. Resta lo sconcerto e la tristezza per il fatto che un ragazzo di vent'anni - così lo immagino - che per festeggiare una vittoria sportiva non trova di meglio che mettersi a scrivere frasi di odio razziale.