"Agostino Gemelli era un antisemita, ma secondo Romano non si può giudicarlo per questo" Questo titolo è in stridente contrasto con l'equilibrio ponderato dell'articolo di Romano. Avevo appena letto l'articolo di Fiamma Nirenstein, ottimo come sempre. E poi l'ottimo articolo di Magdi Allam sul islamically correct. Poi ho letto l'articolo di Volli del 30.4.2009. Tutto sacrosanto, eppure... Non mi piace la forma agguerrita, e il fatto che sia comprensibile il sarcasmo astioso del tono non mi fa cambiare idea. Soprattutto è una pessima introduzione/risposta a quello di Romano. Dopo questa introduzione mi aspettavo che Romano avesse sminuito in maniera oltraggiosa l'antisemitismo di Gemelli. Ma Romano cerca solo di spiegare che non si può non celebrare un uomo che ha avuto grandi meriti, anche se ha avuto il grande demerito di essere stato un convinto e deciso antisemita, in senso cattolico e in senso biologistico. E' più saggio in situazioni del genere non strillare e porre l'accento sul fatto che anche i grandi possono sbagliare, perchè sono solo esseri umani. Essere ebrei significa anche dover vivere con il fatto che in tutte le epoche ci sono stati grandi uomini ostili agli ebrei, ed è imbarazzante. Strillare come Ugo Volli non ci toglie certo da questo imbarazzo. E aggredire ogni antisemita di statura della storia equivale a "M'oscuro d'immenso". Stiamo attenti, non illudiamoci che l'antiantisemitismo sia immune al fanatismo. Scrivere articoli di questo genere, e soprattutto pubblicarli su un sito che si chiama "informazione corretta" è controproducente. Cordiali saluti, Maritino Taverniere
Che dirle ? lei ritiene che gli antisemiti meritino rispetto, noi no, pensiamo che vadano combattuti. lei crede che Gemelli sia un "grande della storia", mentre è stato solo un pataccaro, ma anche se lo fosse stato, cosa che non è, ragionando come lei allora anche Hitler è stato un "grande della storia", se ne parla e se ne scrive in continuazione. Basta questo ?