Una cartolina dolce per Bat Ye'Or
Cari amici, oggi la mia cartolina è un po' speciale, tutta dolce, senza sarcasmo. Voglio dire grazie a una persona senza di cui non solo il titolo di questa rubrica sarebbe molto diverso. Si fa chiamare Bat Ye'or, "figlia del Nilo", ma per l'anagrafe è Giselle Littman. E' una signora sulla sessantina, con l'aria elegante e pensosa, nata in Egitto ma abitante in Gran Bretagna, che ha scritto molti libri sulla condizione delle minoranze religiose dentro il mondo islamico (quei "dhimmi" tollerati ma oppressi che tutti rischiamo di diventare). Nel 2006 ha pubblicato un libro in cui denunciava la presa progressiva dell'Islam sul nostro continente e l'ha chiamato "Eurabia" (tradotto in italiano da Lindau due anni fa). Inutile dire che le mie cartoline vengono di lì. Ma non solo il titolo, anche l'attenzione ai sintomi sempre crescenti di subordinazione e vero e proprio servilismo delle autorità civili e religiose, della stampa e della cultura all'Islamismo, la vera e propria "sindrome di Stoccolma". Sapete, gli psicologi chiamano in questo modo l' "innamoramento" e la volontà di collaborazione che certe volte gli ostaggi provano nei confronti di chi li ha rapiti e magari li maltratta; il caso di studio di questa condizione psicologica è stata una qualunque rapina a una banca, senza scopi politici, accaduta una ventina d'anni fa nella capitale svedese, in cui furono presi e trattenuti a lungo degli ostaggi, che aiutarono attivamente i loro carnefici e si dispiacquero di essere liberati. A noi oggi però che a questa condizione sia stato dato il nome della capitale di uno degli stati più Eurabizzati del continente sembra particolarmente indovinato.
Insomma, Bat Ye'or ci ha insegnato a guardare con attenzione i sintomi di quel che possiamo anche chiamare con Magdi Allam "islamicamente corretto", e a cercarne le ragioni profonde, i movimenti tellurici che segnalano frane e sfaldamenti, i gesti esemplari. Bene, questa sera alla Fiera del libro di Torino (Spazio autori B, ore 19.30) Bat Ye'or presenta il suo nuovo libro, "Verso il califfato universale", sempre pubblicato da Lindau. E' l'occasione di farle festa, ma anche di imparare qualcosa, di capire come leggere con più profondità e purtroppo con più allarme i segni del tempo. Grazie, Bat Ye'or.
Ugo Volli