lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
13.05.2009 Il boia di Sobibor in carcere a Monaco di Baviera
Lo stesso dove nel '22 era stato recluso Hitler

Testata: Corriere della Sera
Data: 13 maggio 2009
Pagina: 14
Autore: La redazione del Corriere della Sera
Titolo: «Il boia di Sobibor nel carcere di Hitler»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/05/2009, a pag. 14, l'articolo dal titolo " Il boia di Sobibor nel carcere di Hitler ".

BERLINO — John Demjanjuk nella prigione di Adolf Hitler. Il boia di Sobibor, estradato ieri in Germania dagli Stati Uniti, è stato rinchiuso nel penitenziario di Stadelheim, a Monaco di Baviera, dove il futuro Führer fu rinchiuso dal 24 giugno al 27 luglio 1922, in seguito a una condanna a tre mesi di reclusione per sovversione. Grazie alla buona condotta ne scontò solo uno. Non è detto che Demjanjuk, 89 anni, rimarrà più a lungo dietro le sbarre: saranno i medici a stabilire se le sue condizioni sono compatibili con la carcerazione. Il procuratore capo di Monaco di Baviera, Manfred Nötzel, ha dichiarato che il boia di Sobibor è stato visitato da un’équipe di sanitari ed è già stato nominato il perito chiamato a decidere se Demjanjuk è in grado di assistere al processo che lo attende. A Demjanjuk è stato letto in prigione il mandato di arresto di 21 pagine con l’accusa di concorso nel­l’omicidio di 29mila persone, emesso dalla procura di Mona­co il 10 marzo scorso. Le proce­dure e le analisi mediche — Demjanjuk soffre di una grave malattia del midollo spinale e ha seri problemi renali e di na­tura reumatica — potrebbero richiedere anche alcune setti­mane. Se sarà processato, il pre­sunto boia di Sobibor rischia una pena da 3 a 15 anni, ma an­che nel caso di una sua eventua­le assoluzione, Demjanjuk do­vrà finire i suoi giorni in terra tedesca, poiché gli Stati Uniti si rifiutano di riaccoglierlo.
Il difensore del presunto cri­minale nazista, Günther Maull, ha duramente polemizzato con le autorità tedesche, spiegando che se alla fine i medici stabili­ranno che non è in condizioni di assistere alle udienze in tri­bunale, «il processo deve esse­re archiviato, con il risultato che ci abbiamo guadagnato un vecchio da assistere, con le spe­se che finiranno sulle spalle dei contribuenti tedeschi». «Gli Usa non vogliono riprenderlo — ha aggiunto — e nessun al­tro Stato lo vuole, poiché è apo­lide ».
Il presidente della Comunità ebraica tedesca, Charlotte Kno­bloch, ha chiesto di avviare il processo in tempi brevi, per­ché «ciò che conta adesso è di fare tutto il possibile sul piano giuridico per portare al più pre­sto Demjanjuk in tribunale: non si tratta di mettere in mo­stra una persona anziana, ma di ribadire che la giustizia ha la mano lunga».

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT