Sul GIORNALE di oggi, 09/05/2009, a pag. 17, con il titolo " Vogliamo incoraggiare i cristiani a non lasciare questi luoghi ", il vaticanista Andrea Tornielli scrive " i cristiani nel 1947 rappresentavano il 6,8 . A Betlemme, nel 1967 i cristiani erano maggioranza assoluta, ora oscillano tra il 12 e il 30% a seconda delle fonti. A Gerusalemme nel 1948 c'erano circa 29.500 cristiani, cioè un quarto della popolazione. Oggi sono appena 10 mila su un totale di 850.000 abitanti" Tornielli fa confusione con i numeri. Sullo stesso GIORNALE, nella stessa pagina, Fiamma Nirenstein scrive " i cristiani in Israele sono oggi 150 mila, mentre nel 1948 erano 34.000. Una crescita di più del 250% ".
Possiamo chiedere a Tornielli di controllare i suoi numeri e di farci sapere quale conclusione ne ha tratto ? chieadiamo anche ai nostri lettori di porgli la stessa domanda, scrivendo al GIORNALE, segreteria@ilgiornale.it Il nostro vaticanista fa evidentemente confusione tra Israele e paesi confinanti, alcuni dei quali formano quell'entità che alcuni sogliono chiamare " Terrasanta", nell'amministrazione della quale Israele non c'entra nulla. I numeri di Tornielli comprendono Giordania,Iraq, forse anche la Siria, e forse persino i territori occupati da Giordania ed Egitto prima del 1967. Lo ripetiamo ancora una volta, è dai paesi musulmani che fuggono i cristiani. Non da Israele, come i numeri citati da Fiamma Nirenstein dimostrano. Se a Betlemme i cristiani se ne sono andati - e se ne vanno tuttora - ciò è dovuto all'amministrazione arabo-palestinese, che rende loro la vita impossibile. Un invito a Torinielli, che si intenderà molto di cose vaticane ma molto poco di "terrasanta": entri in confidenza con qualche cristiano che vive a Betlemme, ne conquisti la fiducia ( loro rischiano la pelle) e poi si faccia raccontare come vivono sotto il "moderato" Abu Mazen (che non è nemmeno Hamas..), avrà un ritratto vero di quel che accade ai cristiani fuori da Israele.
Per scrivere a Andrea Tornielli, cliccare sulla e-mail sottostante: