Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Pio XII beato: considerazioni definitive 08/05/2009
Pubblichiamo questa lettera che, nelle intenzioni dell'autore, doveva rimanere privata, in quanto IC non pubblica scambi fra i lettori. Ma l'argomento. oggetto di frequenti lettere che riceviamo, e la completezza delle informazioni che lo scrivente fornisce, ci spinge a trasgredire la nostra stessa regola. Quanto vi è contenuto è di estremo interesse, e ringraziamo Dario Bazec per avercene dato comunicazione.
Gentile Signora, La Redazione di Informazione Corretta mi ha cortesemente inviato per le vie brevi una sua e-mail, nella quale lei mi rivolge delle critiche ben precise. Bene ha fatto detta Redazione, in quanto il servizio che offre con la rubrica “Dite la vostra” non mi sembra sia un’arena, nella quale i contendenti dibattono i loro punti di vista. Specialmente se da una parte sono errati e preconcetti. In buona sostanza le obiezioni che lei mi fa si possono ridurre ai seguenti due punti: 1. “Bazac (recte: Bazec) conosce male le norme di diritto canonico”. 2. “Ho letto la lettera di Bazac (recte: Bazec): vorrei puntualizzare che le beatificazioni le fanno i teologi e non i politici e che il pontificato di Pacelli è durato quasi vent'anni e non si può guardare solo il periodo dell'Olocausto. Manca una visione d'insieme riguardo questo Papa, di cui si sa troppo poco. I maligni dicono che gli ebrei muovono le accuse a Pacelli in base a pregiudizi nei confronti della Chiesa e che il loro giudizio non può essere obiettivo.” Alla prima obiezione rispondo che in quanto a conoscere male alcune cose, ci troviamo in buona compagnia: praticamente due zoppi che si sostengono a vicenda. In realtà non so in base a quale titolo lei fa simile asserzione: Certo, io non sono un canonista e cerco di aggiornarmi sulle norme ecclesiastiche. E in quanto alla legislazione vigente per le cause dei santi esiste un documento della Santa Sede che le invio in allegato. Ma su questo entrerò nei particolari nella risposta alla seconda obiezione. Alla seconda obiezione risponderò in modo più articolato: a) “Vorrei puntualizzare che le beatificazioni le fanno i teologi e non i politici.” Su questo punto cercherò di essere il più sintetico possibile, perché ogni causa di beatificazione ha la sua storia. In linea generale si può però dire che la santità di una persona è testimoniata dal popolo di Dio, che ha conosciuto quella persona. Quindi è un movimento che parte dai fedeli, più precisamente da quelli che hanno conosciuto direttamente quella persona. Si raccolgono allora i documenti, le testimonianze, ecc., così come è specificato nel documento allegato. Solo successivamente intervengono i teologi, che, sulla base di quanto il postulatore cerca di dimostrare, si pronunciano prima sull’eroicità delle virtù, ecc. sempre come da citato documento. A prova di ciò è bastato vedere cos’è successo quando è deceduto Giovanni Paolo II. Da tutte le parti dell’ Europa e del mondo, senza che nessuno lo avesse richiesto, si sono mossi più di due milioni di fedeli, soltanto per pregare un istante dinnanzi alle spoglie di un Papa tanto grande. E i pellegrinaggio è continuato e continua ancora! b) “Il pontificato di Pacelli è durato quasi vent'anni e non si può guardare solo il periodo dell'Olocausto.” E’ vero quanto lei asserisce, però proprio per il periodo della Shoah e della 2° guerra mondiale in genere, bisogna essere ben attenti a non sminuire le azioni di Pio XII, ma neppure a gonfiarle; inoltre è possibile che sussistano delle responsabilità. Ma su questo scriverò al paragrafo successivo. Inoltre bisogna considerare tutto l’arco della vita di Eugenio Pacelli e non solo il periodo in cui fu Papa. c) “Manca una visione d'insieme riguardo questo Papa, di cui si sa troppo poco.” Questo è il punto dolente di tutta la questione. Come si può asserire che una persona è santa, se di questa persona si sa troppo poco? Come si può asserire che Pio XII ha esercitato le virtù (fede, speranza, carità) in modo eroico, quando tutti i documenti sono ancora sigillati? Qui bisogna essere ben precisi. La normativa allegata, in particolare ai paragrafi 13 e 14, richiede che siano esaminati e pubblicati gli scritti afferenti la persona da beatificare. Non riesco a capire quale difficoltà ci sia nel rendere pubblica tutta la documentazione. Qualcuno ha detto che bisogna riclassificarla, ecc. Non mi pare proprio. In qualsiasi Ente che funzioni tutti i documenti normali, riservati, riservatissimi hanno un proprio registro di protocollo, che rende facile la loro individuazione e il loro oggetto. Quindi non si vede proprio cosa ci sia da riclassificare. Mons. Pagano, il vescovo incaricato di ordinare le minute di Pacelli, quand’era segretario di stato, sta appena mettendo mano a quei documenti riferentisi al 1930. Quindi c’è tutto. Soltanto manca la volontà o il tempo di fare ciò che è previsto dalla legislazione vigente. Sulla questione del tempo sono però un po’ dubbioso. Non è da ieri che si parla della beatificazione di Pio XII, ma dal 1963, quindi da 46 anni! E in questo tempo cosa si è fatto? Si vuole forse imporre una beatificazione a scatola chiusa? Ma la legge non è uguale per tutti o forse per qualcuno è più uguale? Come si spiega che Giovanni XXIII è stato beatificato da papa Giovanni Paolo II già il 3 settembre 2000 e di Pio XII la pratica sull’eroicità delle virtù è stata recentemente avocata a sé da Benedetto XVI? Qualcuno mi spiegherà come si è giunti alla conclusione che Pio XII ha esercitato eroicamente le virtù, quando tutti i documenti sono ancora sigillati? Come è stato fatto questo accertamento? Esiste una logica in questo modo di procedere? I fedeli hanno diritto, sì o no, di essere informati, non su singoli documenti, ma sulla totalità? d) “I maligni dicono che gli ebrei muovono le accuse a Pacelli in base a pregiudizi nei confronti della Chiesa e che il loro giudizio non può essere obiettivo.” A questo paragrafo ho già risposto precedentemente. Posso solo aggiungere questo: chi asserisce quando scritto sub d) effettivamente è maligno, proprio maligno. Come vede, Gentile Signora, non c’è nessun pregiudizio, anzi direi che è molto saggio procedere con cautela, in quanto ci sono non poche cose da chiarire. Perché se si agisce troppo frettolosamente si può dare un giudizio avventato e quindi errato. Del resto chi ha proposto la beatificazione di Pio XII è stato Paolo VI. Quindi spetta ai suoi successori l’onere della prova, secondo la legislazione che i Papi hanno stabilito. Né più né meno. Gradisca i miei più cordiali saluti Dario Bazec