Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Libano: la manona di Hezbollah sui risultati Ma c'è chi vede in Hezbollah pragmatismo e possibilità di negoziare
Testata: Corriere della Sera Data: 07 maggio 2009 Pagina: 17 Autore: Viviana Mazza Titolo: «Scenari libanesi: al voto si prevede il trionfo Hezbollah»
Prossime elezioni in Libano. Rami Khouri, libanese,commentatore e docente universitario, dichiara : " La questione di Israele? È vero, Hezbollah ne rifiuta il riconoscimento di principio, ma in effetti è pronto a negoziare direttamente su questioni concrete ed è aperto in realtà alla coesistenza ". Su cos'altro si dovrebbe negoziare? Hezbollah si rifiuta di riconoscere Israele e ne desidera la distruzione. Senza il riconoscimento di Israele è impossibile trattare su qualunque altra questione. Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 07/05/2009, a pag. 17, l'articolo di Viviana Mazza dal titolo " Scenari libanesi: al voto si prevede il trionfo Hezbollah". Invitiamo i nostri lettori a cliccare sulla sezione INTERNATIONAL (Home Page), che contiene l'analisi sul Libano del Jerusalem Centre for Public Affairs, molto documentata e completa. Ecco l'articolo:
MILANO — Il Libano, Paese sempre più specchio delle tensioni che percorrono il Medio Oriente. Teatro dello scontro tra laici e religiosi, delle frizioni etniche, della contesa sciita- sunnita, soprattutto vittima delle interferenze regionali e internazionali. A un mese dalle elezioni (previste per il 7 giugno) Rami Khouri annuncia come «molto possibile» una «vittoria di misura» dell’Hezbollah (il «Partito di Dio» sciita e pro-iraniano), che però «avrà bisogno di patteggiare un compromesso con l’opposizione sunnita-cristiana per poter governare in modo effettivo».
Ospite ieri pomeriggio della Fondazione Corriere della Sera, Khouri — intervistato dall’inviato Lorenzo Cremonesi — ha sottolineato la centralità di questo piccolo Stato incapace di esprimere una vera identità condivisa dalle sue 17 tra etnie e confessioni religiose, eppure tutt’ora in grado di produrre «i media più liberi del mondo arabo e la classe intellettuale più disinibita». «Era vero negli anni Sessanta e resta valido tutt’ora: i nostri giornali e televisioni sono i più interessanti, pubblicano le opinioni più contraddittorie e disparate. Nel mondo arabo in generale i media sono censurati, controllati. Anche se va specificato che i nostri sono media di parte, liberi solo perché lo Stato centrale è debole, in molti casi inesistente». Lui, palestinese cristiano la cui famiglia originaria è di Nazareth, nella Galilea israeliana, però nato nel 1948 a New York e vissuto a lungo ad Amman (dove ha diretto il quotidiano in lingua ingleseJordan Times), dal 2002 vive a Beirut dove è stato direttore del quotidianoDaily Star. Oggi è commentatore e docente universitario. La sua formazione liberale e la frequentazione delle più importanti accademie americane non lo rendono tuttavia troppo preoccupato per l’eventualità della vittoria dei fil o-iraniani. Osserva: «L’Hezbollah va capito nella sua lunga storia, che risale alle richieste di maggior rappresentatività da parte della componente sciita tra la nostra popolazione sin dagli anni Sessanta. Sono stati un importante movimento sociale, che solo di recente si è trasformato in partito politico ed è capace di grande pragmatismo, più di quanto in genere non si creda in Occidente. La questione di Israele? È vero, Hezbollah ne rifiuta il riconoscimento di principio, ma in effetti è pronto a negoziare direttamente su questioni concrete ed è aperto in realtà alla coesistenza».
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