Trovo un po' eccessivo che Davide inviti a bere e a danzare per la morte di Antonio Gambino, ma non ci sono dubbi sul fatto che si è trattato di uno dei peggiori diffamatori di Israele. Dalla sua prefazione al libro "Israele senza sionisti" di Uri Avnery,dove afferma che si dovevano rimettere addirittura in discussione i fondamenti stessi di Israele (1968), fino al suo articolo sull?Espresso a proposito dei fatti di Entebbe (1976),dove affermava che "i Sionisti"(ossia gli Israeliani tout court) non avevano il diritto di lamentarsi delle azioni terroristiche avendo loro stessi praticato il terrorismo (ma erano stato solo l'Irgun e il gruppo Stern,non certo l'Aganah),giù giù fino a quando,a proposito dell'"Operazione Furore",in cui erano morti dei civili palestinesi,accusò brutalmente i soldati israeliani di aver detto che non gliene importava niente a loro della morte di"quattro Arabushim,cioé quattro arabi bastardi". Veramente "bastardo" in ebraico si dice mamzèr,anche in modo figurato, -ush è solo un suffisso diminuitivo,abbastanza spregiativo,certo,ma il "bastardo" non c'entra per niente. Voleva fare anche il semitista, lui,l'Illuminato dell'Espresso. Del resto, certi uomini politici greci come Papandreou talvolta,per le loro piccinerie e il loro spirito acido di polemica antiamerica,si sono davvero comportati come "graeculi". Se io li chiamassi "bastardi di Greci" non credete che la frase cambierebbe aspetto? Sarebbe razzismo. Ebbene,tra un graeculus di età romana e un "arabush" c'è appunto lo stesso rapporto. Complimento non è,d'accordo,da da qui a parlare di bastardo ce ne corre.Gambino è stato tutto così, e mi domando quale follia possa averlo ispirato visto che è stato capace di scrivere un ottimo libro come "Vivere con la Bomba" in cui metteva brillantemente in luce tutta l'ambiguità e la viltà del pacifismo occidentale anni '70-80.Insomma, Gambinus requiescat in pace,ma non si dimentichi che personaggio nefasto è stato,almeno per noi amici di israele.
Alfonso Margani
Proprio perchè condividiamo per intero il contenuto della sua lettera, pensiamo che il rimprovero nella prima riga sia dettato solo da un senso di pietà che è costume avere verso un defunto. Ma l'intenzione del nostro lettore, danzare e bere in morte di Gambino, era ironica, un'arte che non sempre si afferra con facilità.
un saluto cordiale, IC redazione