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L'Opinione Rassegna Stampa
06.05.2009 Frattini low-profile: mai più Giochi del Mediterraneo senza Israele
Cronaca di Dimitri Buffa

Testata: L'Opinione
Data: 06 maggio 2009
Pagina: 9
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «Frattini invita 22 ambasciatori ai Giochi mediterranei e dice che spera che siano gli ultimi senza Israele»

Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 06/05/2009, l'articolo di Dimitri Buffa dal titolo " Frattini invita 23 ambasciatori ai Giochi mediterranei e dice che spera che siano gli ultimi senza Israele ":

Quanto risulta schizofrenica l’ipocrisia della politica all’italiana quando si vogliono tenere i piedi in due staffe. Come ha fatto ieri Franco Frattini, il nostro ministro degli esteri, che ha dovuto fare buon viso e cattivo gioco invitando i 23 ambasciatori dei paesi dell’area mediterranea a partecipare agli omonimi giochi che si terranno a giugno a Pescara. Quei giochi che per tradizione i paesi arabi, e i loro ambascitori che sono la maggioranza dei 23 suddetti, non vogliono che siano estesi ad Israele. E che sempre per tradizione di malintesa par condicio vengono negati anche ai palestinesi. Nello stesso giorno il premier Silvio Berlusconi ha ricevuto il ministro degli esteri israeliano Avigdor Liebermann in visita ufficiale facendo suoi i “complains” dello stato ebraico contro l’Onu e le conclusioni della commissione che sta indagando su eventuali crimini di guerra commessi dall’esercito israeliano a Gaza. Frattini, inutile ricordarlo, è anche lo stesso ministro che ha guidato la rivolta europea contro la famigerata “conferenza razzista sul razzismo”, Durban 2, tenutasi a Ginevra a metà aprile. Ma ieri Frattini ha dovuto fare tutti “cheers” and “cheese” alle amabili facce di quegli stessi ambasciatori che non vogliono che a Pescara, come la prossima volta ad Atene, ci sia neanche l’ombra di un atleta israeliano. E’ pensabile che questa situazione di ipocrita schizofrenia politico diplomatica venga sanata solo da un discorsetto di circostanza? Magari quello in cui ieri lo stesso Frattini si è “auspicato” che questa che si terrà in Italia sia l’ultima edizione dei Giochi Mediterranei senza lo stato di Israele? Salta agli occhi l’errore di questa scelta di compromesso. Se l’Italia avesse voluto farla finita con questa buffonata anti semita della conventio ad excludendum di Israele non sarebbe stata a sentire le baggianate di Mario Pescante sullo “sport che non si può mischiare con la politica”. Ma quando mai? Lo sport è anche e soprattutto politica. E così come non si è giocato per decenni nel Sud Africa dell’apartheid oggi nulla vieta di dire no a quei paesi arabo islamici dove l’anti semitismo è l’unico credo. Ma Frattini e il governo italiano, che pure hanno avuto il merito e il coraggio di dire no alla conferenza di Ginevra cosiddetta Durban 2, ieri hanno preferito affidarsi alle frasette di augurio che suonano false al cubo in occasioni come questa. Ora il titolare della Farnesina dice che l’obiettivo sarà quello di “portare alla prossima edizione dei Giochi del Mediterraneo che si terranno in Grecia anche le rappresentative di israeliani e palestinesi.” E lo afferma a Villa Madama, con sprezzo del ridicolo, durante la cerimonia della pergamena di invito, a firma del premier Berlusconi (che nel frattempo sta ricevendo a a colazione Avigdor Liebermann), agli ambasciatori dei ventitre paesi partecipanti all'edizione di quest'anno dei Giochi. Oltre tre quarti dei quali paesi, tra cui la stessa Grecia, sono gli artefici del boicottaggio sportivo anti israeliano che per paradosso coinvolge anche i palestinesi. “Sarebbe -ha spiegato Frattini- un importante segno di pace per tutta la regione mediterranea”. Poi ha aggiunto che “occorrerà, ora, preparare il terreno affinchè israeliani e palestinesi possano presentare la domanda di partecipazione all'edizione dei Giochi del prossimo anno. “ “Sarà poi l'assemblea dei Giochi, in piena autonomia – precisa - a decidere in tempi ragionevoli sulla partecipazione di israeliani e palestinesi, la prima in oltre 50 anni di vita dei Giochi.” Quanta ipocrisia ministro. Lei sa bene che “in piena autonomia”, e senza neanche tanto ritardo, quei paesi decideranno per un nuovo no. L’ennesimo. Lei invece, dopo l’ottima decisione di boicottare la conferenza Onu sul razzismo di Durban 2, si poteva risparmiare la figuraccia e battersi, in seno al governo italiano, per la decisione più semplice del mondo: l’annullamento dei Giochi del Mediterraneo di Pescara con tanti saluti a chi odia Israele e gli ebrei.

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