Riportiamo dal CORRIERE della SERA del 4/05/2009 a pag. 12, la breve dal titolo " Bandiere israeliane bruciate Reibman non diffamò Diliberto ":
Oliviero Diliberto sconfitto al Tribunale Civile: aveva querelato per un milione di euro Yasha Reibman, portavoce degli ebrei milanesi, che dopo un corteo pro Palestina con bandiere d'Israele bruciate, nel 2006, aveva accostato il leader del Pdci a quello della Fiamma Tricolore, parlando di "spacciatori di antisemitismo" e di "diffusione, magari inconsapevole, di pregiudizi". Parole che rientrano nel diritto di critica: il giudice ha respinto la richiesta di danni perché Reibman "non ha offeso la persona, ma ne ha criticato l'operato politico", spiega il suo avvocato Marco Teardo. "Per fortuna, in Italia si può dissentire, anche da un ex Guardiasigilli", commenta Reibman. Diliberto si era sentito "offeso" per l'accostamento all'antisemitismo e aveva definito "imbecilli" gli autori del rogo: "ancorché sbagliata, rispetto la sentenza".
Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante