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Pubblichiamo copia di mail inviata al direttore del Corriere della Sera:
Era il 23 febbraio del 2003 quando scrissi questa e-mail a Paolo Mieli, ma mi sembra che sia ancora importante "informazione corretta" su chi mai fosse il Gran Muftì di Gerusalemme!
Egregio Signor Mieli, la ringrazio per le informazioni date sul Muftì.
Per la curiosità degli interessati farei una breve sintesi della biografia di Amin al-Husseini: da sempre antisemita, organizza fin dagli anni venti sommosse antiebraiche, nel '29 "benedice" una violenta persecuzione antiebraica e fa sopprimere la comunità di Hebron... nel '33 esulta e parla di "radioso futuro" quando Hitler va al potere... il Mein Kampf viene subito tradotto in arabo!...nel '41 è a Berlino... memorabile il suo discorso nel giugno1943 in cui esprime tutto il suo odio contro gli "israeliti" che, dice,"dobbiamo eliminare dalla faccia della terra". Fatto prigioniero nel 1945 in Germania dagli alleati, è imprigionato in Francia da dove evade riparando al Cairo e poi a Beirut. Qui continuerà a elaborare piani per la distruzione della "razza" ebraica e dello stato di Israele. Muore nel luglio 1974 lasciando la sua eredità di affetti e di intenti al nipote e discepolo Arafat!
Cordiali saluti
maria pia bernicchia
Verona
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