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Ho letto con interesse, sulla rubrica "Intersezioni" del Vs. inserto culturale di domenica 26 aprile u.s., gli articoli dedicati alla controversa figura di Pio XII e al prossimo viaggio di Benedetto XVI nella c.d. "Terra Santa". A proposito dell'intervento di Benny Morris, per il resto chiaro ed esaustivo, rilevo che Angelo Rocalli, come Pontefice, non si recò in Israele, come invece scrive l'autorevole storico israeliano.
La visita, la prima, in assoluto, di un Papa, la compì, nel gennaio 1964, Paolo VI. Egli peraltro scrisse all'allora .Presidente dello Stato chiamandolo semplicemente "Signore" e non pronunciò mai, durante tutto il viaggio, l'espressione "Stato di Israele". Difficile, in ogni caso, dimenticare la differenza tra l'espressione di Paolo VI, ancora in buona salute, ma visibilmente preoccupato per la stringente compagnia della scorta" giordana in occasione della tappa alla Città Vecchia e l'aria serena, pur nella grande sofferenza fisica, di Giovanni Paolo II al Kotel o a Yad Wahem.
Cordialmente.
Mara Marantonio Bernardini (Bologna)
E la lettera la mandò indicando sulla busta, dopo il nome, preceduto solo da "Signore", Tel Aviv come città destinataria.
Ah, la diplomazia vaticana, com'è rispettosa.
IC redazione
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