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Ugo Volli
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La BBC e la Tv di Hamas, fianco a fianco... finalmente... questa sì che è Eurabia 01/05/2009

La BBC e la Tv di Hamas, fianco a fianco... finalmente... questa sì che è Eurabia

Cari amici, nel giorno della festa del lavoro che noi eurabiani ci siamo meritati anche con la nostra solidarietà militante, vi mando qualche notizia consolante dalla Palestina. Anche quelli molli che stanno a Ramallah non sono del tutto degenerati, per fortuna. Per esempio hanno ribadito che vendere terra all’occupante è un reato che merita la pena di morte. Altro che normalizzare la convivenza, libertà economica eccetera. La terra araba è araba e anche la terra israeliana è araba, solo temporaneamente occupata. Se gli israelianoi vogliono separarsi dagli arabi sono razzisti, se gli arabi vogliono espellere gli ebrei e magari ammazzarli secondo il sogno di Hitler sono resistenti. Quindi non c’è ragione di dare agli israeliani della terra araba per dovergliela poi riprendere con l’eroismo dei martiri. Se i demo-pluto-sionisti comprano la terra, la stanno rubando al popolo arabo oppresso, e quindi chi gliela vende è un ladro, un traditore. Sarebbe bello che si potesse applicare il Corano e tagliargli le mani, ma dato che non è il caso perché purtroppo molti di noi eurabiani sono troppo pignucolosi e non tollerebbero la vista dei moncherini, tanto vale far fuori i ladri/venditori e via.
Devono aver ragionato così i “moderati” di Ramallah, quelli che piacciono tanto a Obama e ai dirigenti di Eurabia, e hanno effettivamente condannato a morte un collaborazionista l’altro ieri, per aver venduto un appartamento a un ebreo. Speriamo che presto eseguano la condanna, così il venditore impara. Magari ne aveva bisogno, e pensava che non fosse così grave vendere un appartamento, che volete. Ma i principi sono principi, no? Agli ebrei in Palestina non si vende, come anche noi eurabiani facevamo al tempo dei ghetti, e poi anche settant’anni fa  in Germania e in Italia, quando la vicinanza col popolo arabo era forte. E’ così che si conquista la pace e l’amicizia fra i popoli, no? Del resto non promuoviamo anche noi eurabiani oggi il boicottaggio dell’entità sionista? Destra e sinbistra, nazisti e comunisti, musulmani e cristiani non conta, quel che importa è sapere chi è il nemico e quanto è infido. Leggete i “Protocolli dei Savi di Sion”, o “Mein Kampf”che l’Autorità Palestinese per fortuna diffonde. Ammazzare uno che vende un appartamento agli ebrei non è altro che un boicottaggio, diciamo così, un po’ allargato. Fra un po’ penseranno a quelli che si sposano o fanno sesso con loro: ci sono le leggi di Norimberga pronte da imitare.
Altra bella notizia. E’ proibito per i palestinesi farsi curare dai nemici. Vi ricordate che dopo l’operazione di Gaza i sionisti avevano piantato un ospedale da campo per le vittime e questo era rimasto del tutto vuoto? Be’ la ragione era un ordine del Governo di Ramallah, quello buono e moderato, che proibisce ai palestinesi, non solo i feriti di guerra, ma anche i malati gravi, di farsi curare negli ospedali sionisti, come si usava fare fino a qualche tempo fa, quando ancora c’erano delle incertezze nella lotta. Gli ebrei sono più avanzati in medicina dei palestinesi e spesso anche di noi eurabiani, dunque qualche palestinese che si potrebbe salvare nei loro ospedali morirà, ma come hanno scritto a Ramallah “non bisogna dare all’aggressore l’occasione di inorgoglirsi della propria umanità”. Bisogna ammettere anche il fatto che c’entra anche il fatto che in questa maniera il governo di Ramallah, che dovrebbe firmare i permessi per far entrare i malati in Israele riafferma la propria autorità anche su Gaza. E così “gli abitanti di Gaza bisognosi di cure mediche diventano vittime sull’altare delle lotte interne fra forze politiche palestinesi per il controllo”. Lo scrive Amira Hass, che fa tanto la super-eurabiana supermasochista, ma resta un’israeliana che non capisce il martirio e poi è una donna. Quel che conta è la lotta contro i nemici, poi ci penserà il cielo a fornire qualche vergine per consolare i martiri nell’aldilà.
Volete festeggiare queste belle notizie che portano avanti la lotta palestinese? Andate domani 2 maggio alle 10 al Palalido di Piazzale Lotto a Milano e potrete partecipare alla “VII conferenza per il diritto al ritorno”. Interverranno delle grandi personalità come il dott. Salman Abu Sitta, ricercatore palestinese, autore dell’Atlas palestinese, il prof. Zeinat Abu Shawish, palestinese, docente universitaria, Egitto on. Mustafa Barghouti, Consiglio Legislativo palestinese, presidente al Mubadara, Ramallah, Palestina, Ghassan Benjeddou, corrispondente al Jazeera, Libano, l’on. Luisa Morgantini, vice-presidente del Parlamento Europeo, il p. Manuel Musallam, monsignore Chiesa cattolica di Gaza, lo Sheikh Raed Salah, presidente del Movimento islamico nei territori palestinesi occupati del 1948 , la baronessa Jennifer Tonge, Parlamento britannico. È previsto il collegamento in video-conferenza con Ismail Haniyah, premier del governo Hamas nella Striscia di Gaza. Che magnifica occasione: una baronessa accanto a una comunista pura e dura, un prete cattolico unito a uno Sheik islamico, il vice-presidente del Parlamento Europeo (ahimé, ancora per poco) accanto al premier del Governo di Hamas. L'evento, promette il manifesto, sarà ripreso in diretta dalle tv Aljazeera, Al Hiwar, Al Quds, Al Manar, Al Aqsa, al-Alam, Bbc e Reuters.Capite, la BBC e la Tv di Hamas, fianco a fianco... finalmente... questa sì che è Eurabia, la dimostrazione che la pace e l’unità fra i popoli si può raggiungere a partire dalla lotta contro gli ebrei. E chissà che qualcuno non insegni anche come si confeziona una cintura esplosiva o come si fabbrica un “razzo artigianale”, o come si rapisce e si tortura e poi si sgozza un ebreo, come hanno fatto quegli eroi in Francia...  Buon divertimento

Ugo Volli


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