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La Repubblica Rassegna Stampa
01.05.2009 Peggiorano le condizioni di salute di Roxana Saberi
Ingiustamente condannata in Iran a 8 anni di reclusione continua lo sciopero della fame

Testata: La Repubblica
Data: 01 maggio 2009
Pagina: 14
Autore: Cristina Nadotti
Titolo: «Iran, sta male la giornalista. Usa l´appello di Hillary: ''Liberatela''»

Riportiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 01/05/2009, a pag. 14, l'articolo di Cristina Nadotti dal titolo " Iran, sta male la giornalista. Usa l´appello di Hillary: ''Liberatela'' "

Il caso della giornalista statunitense Roxana Saberi, condannata a otto anni di carcere per spionaggio in Iran, serve a Hillary Clinton per parlare di «difficoltà nel trattare con il governo di Teheran». Il segretario di Stato Usa ha riferito ieri al Congresso sulla vicenda della freelance, che ha il doppio passaporto statunitense-iraniano e dal 2003 ha collaborato da Teheran con l´inglese Bbc e la Npr, la radio pubblica americana.
«Siamo molto preoccupati per le sue condizioni di salute - ha detto Hillary Clinton - Confermo che ha cominciato uno sciopero della fame». Nei giorni scorsi il governo iraniano aveva negato che la giornalista stesse rifiutando il cibo, sostenendo che si trattava di una farsa. «Stiamo utilizzando ogni canale, pubblico e privato, per la sua liberazione - ha precisato Clinton - ma da Teheran ci arrivano segnali contrastanti». Nei giorni scorsi, Amnesty International aveva chiesto il rilascio immediato e senza condizioni di Roxana Saberi, sottolineando in un comunicato che la giornalista «è solo una pedina degli sviluppi politici in corso tra Iran e Usa». «Il fatto che le accuse siano di volta in volta cambiate, dal momento dell´arresto fino al processo, indica che le autorità iraniane cercano qualsiasi scusa per tenerla in prigione», aveva dichiarato Hassiba Hadj Sahraoui, vicedirettrice del Programma Medio Oriente dell´organizzazione per i diritti umani.
Del caso Saberi si è occupato dieci giorni fa anche Barack Obama, che aveva negato ogni coinvolgimento della giornalista in attività di spionaggio e chiesto il suo rilascio. Il presidente statunitense, in occasione del capodanno persiano, aveva offerto a Teheran la possibilità di nuovi rapporti dopo anni di tensione, ma per ora le risposte iraniane sono state «contrastanti», come ha sottolineato Hillary Clinton per il caso Saberi. La liberazione della giornalista non è l´unico nodo da sciogliere nelle trattative tra Iran e Usa. Il mese scorso, durante una conferenza all´Aja, la delegazione statunitense aveva fatto avere una lettera a quella iraniana per chiedere la liberazione della Saberi e informazioni su altri due cittadini americani, tra i quali un agente dell´Fbi disperso in Iran da oltre due anni. Teheran non ha mai risposto alla lettera, un raro scambio tra due Paesi che non hanno relazioni diplomatiche da trenta anni. Ieri intanto il padre della giornalista ha fatto sapere che in caso di condanna anche nel processo di appello chiederà la grazia al leader supremo iraniano Ali Khamenei.

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