Un' autentica infiltrazione sionista in Iran 29/04/2009
Un' autentica infiltrazione sionista in Iran
Cari amici, per festeggiare Iom Haatzmaut, la festa di compleanno dello Stato di Israele (auguri!) voglio raccontarvi una storia vera carina e molto istruttiva, che non ho trovato sui giornali italiani. Dovete sapere dunque che nei giorni scorsi un inquietante senso di tradimento, un brivido di insicurezza, una rabbia impotente si è diffusa per i luoghi iraniani del potere. Il problema era questo: nei mercati di Teheran si trovavano un po´ dappertutto degli agrumi marchiati con l´etichetta israeliana "Jaffa sweeties Israel". Sono i celebri pomelo, buonissimi ibridi di pompelmo e mela inventati dagli agronomi israeliani. Era un´autentica "infiltrazione sionista"! Uno scandalo, un attentato alla purezza islamica dell´Iran! I giornali ne hanno fatto un caso da prima pagina, il capo del Centro di distribuzione agroalimentare di Teheran ha espresso ufficialmente la speranza che i colpevoli fossero assicurati al braccio della legge (poveracci loro, è un braccio che impicca e tortura...). Il ministro del commercio, per tirarsi fuori dai guai, ha dichiarato in Tv che avrebbe regalato un miliardo di rial iraniani (non so quanto valga un rial, ma dev´essere parecchio, per gli standard locali) a chiunque potesse dimostrare che il suo ministero avesse concesso un permesso di importazione per quei terribili frutti. Alla fine tutti hanno tirato un sospiro di sollievo: è venuto fuori che la frutta non era israeliana, sono stati i soliti falsari cinesi che per aggiungere valore ai loro tarocchi gli hanno attaccato l´etichetta sovversiva. Nessun iraniano aveva dunque commesso il peccato di comprare e mangiare merce israeliana: i combattenti islamici senza macchia vivranno felici e contenti e lotteranno insieme agli eroici paletinesi occupati. Potete leggere questa storia (rigorosamente vera) come un apologo sul nostro tempo: i boicottaggi e la globalizzazione, i falsari e i tiranni. Potete anche riflettere sul fatto che Eurabia è avviata sulla strada dell´Iran, molti vogliono boicottare Israele, ci hanno provato anche in Italia e soprattutto in Gran Bretagna stanno cominciando a muoversi: rule Britannia, rule on the fruits, sempre all´avanguardia dello spirito eurabiano. Ma io preferisco un´altra conclusione: per quanto furbi siano, i dittatori sono sempre comici, perché hanno una maledetta paura della libertà che c´è sempre anche nei comportamenti meno politici della gente, nel mangiare un frutto, nello spedire una cartolina. Per questo Israele vincerà (buon sessantunesimo compleanno!): perché è un paese libero circondato da nemici violenti e aggressivi, ma tirannici e quindi stupidi.