Cari amici, ho trovato sull’ Avvenire del 25 aprile c.a. questo interessante trafiletto. Da una prima lettura risulta che su Pio XII risultano, per intanto, due archivi:
1. Quello ufficiale, segreto, non ancora aperto, che evidentemente riguarda tutto il pontificato di Pio XII e non solo il periodo relativo alla seconda guerra mondiale.
2. L’archivio del gesuita Robert Graham, in possesso della Compagnia di Gesù.
Certamente questa faccenda della beatificazione di Pio XII durerà molto a lungo. Infatti di quando in quando, c’è P. Gumpel, quasi a miracol mostrare, che pubblica o fa pubblicare notizie che in buona sostanza non cambiano nulla. Adesso c’è la faccenda dell’Archivio segreto di P. Graham. E dulcis in fundo c’è tutto l’Archivio segreto vaticano tuttora sigillato. Penso che qualsiasi persona, anche la più semplice possibile e senza alcuna malizia, visto come stanno le cose, possa domandarsi sulla base di quali notizie una Commissione presso la Congregazione dei Santi abbia potuto proporre a Papa Benedetto XVI l’eroicità delle virtù di Pio XII. Come possono i membri di tale Congregazione giungere a una simile conclusione se non hanno neppure potuto consultare tutti i documenti relativi al pontificato di Pio XII? Oltre a quelli di tutta la sua vita? Ma la pubblicazione di tutti i documenti relativi a un qualsiasi cristiano da beatificare non è forse una norma vigente nella Chiesa e che tutti devono osservare? O forse per Pio XII è stato escogitato un iter particolare? Autorizzato da chi? Qualcuno dovrà pur rispondere a tali domande. O tale richiesta sarà considerata temeraria e perciò coperta d’insulti?
Saluti Dario Bazec
Allegato ---Pio XII: l’archivio di Graham resta «sigillato»
◆ La Compagnia di Gesù ha smentito, con un comunicato diffuso ieri, la notizia di una imminente apertura degli archivi privati del gesuita statunitense Robert Graham, che fino alla sua morte, avvenuta nel 1997, è stato considerato il massimo esperto di parte vaticana sul ruolo svolto da papa Pio XII durante la seconda guerra mondiale. La nota fa riferimento a un lancio dei giorni scorsi dell’agenzia di stampa americana Catholic News Agency, ripreso poi da varie testate. Nella nota i gesuiti precisano che l’autorizzazione a rendere pubblico il materiale raccolto da padre Graham «non è mai stata concessa. Si è solo parlato di classificare e digitalizzare tali documenti in attesa di una possibile futura pubblicazione. Cosa che potrà avvenire solo quando la Santa Sede avrà aperto l’Archivio Segreto riguardante il Pontificato di Pio XII».