La regina di Saba Marek Halter
Traduzione di F. Saba Sardi
Spirali Euro 20,00
La regina di Saba. Un mito anche per la modernità. André Malraux nel 1934 trasvolò perigliosamente lo Yemen alla ricerca dei suoi palazzi e scrisse perfino un reportage sostenendo di averli trovati. Marek Halter ora gli dedica un romanzo, o forse sarebbe meglio dire, per il linguaggio affabulante che usa, una semplice poesia. Ne immagina la fanciullezza, la bellezza nera, il temperamento aggressivo, la forza vendicativa contro i nemici del regno. E infine il viaggio verso Salomone re di Giudea, e le loro notti d’amore da cui nascerà “Il Cantico dei cantici”. Halter è un menestrello folle, un uomo dalle molte vite, fuggito dal Ghetto di Varsavia, dall’Urss sovietica, pittore, romanziere, polemista, attivo in modo quasi ossessivo sulla scena mediorientale. Ora, in una delle sue capriole, dà voce a Makeda, regina di Saba, la veste d’oro e d’argento, descrive i riti di fronte al dio pagano Almaqah, le guerre combattute in testa agli eserciti, immagina tanto la delusione alla vista del re degli ebrei più vecchio del previsto, quanto la passione accendersi di fronte alla leggendaria sapienza del sovrano. Per scriverlo Halter ha studiato, viaggiato. E soprattutto volato con la fantasia. Compiendo un salto sacrilego quando alla fine immagina che il figlio nato dalla regale unione, Menelik, ritorni a Saba niente meno che con l’Arca delle tavole dei Dieci Comandamenti scolpite dal dito di Dio che Salomone gli affida!
Susanna Nirenstein
L’almanacco dei Libri di Repubblica