lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
27.04.2009 Dall'infanzia in Egitto alle battaglie contro l’Islam violento
Il nuovo libro di Magdi Cristiano Allam

Testata: Corriere della Sera
Data: 27 aprile 2009
Pagina: 29
Autore: Gian Guido Vecchi
Titolo: «Il libro di Magdi Cristiano Allam, dall’infanzia in Egitto alle battaglie contro l’Islam violento»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 27/04/2009, a pag. 29, l'articolo dal titolo " Il libro di Magdi Cristiano Allam, dall’infanzia in Egitto alle battaglie contro l’Islam violento ".

Quand’era ragazzino, in Egit­to, figlio di una musulma­na che l’aveva mandato a studiare dalle suore e dai salesia­ni, ascoltava rapito alla radio i di­scorsi di Nasser e a quindici anni si ritrovò nel cortile della scuola cattolica, in cappello mimetico, a lanciare un coltellino contro il tronco di un albero vagheggian­do di combattere contro «il nemi­co sionista». Era il 1967 e di lì a poco, racconta, a destarlo «dal sonno della ragione» ci avrebbe pensato il regime con «un feroce interrogatorio» e un soggiorno in cella come sospetta spia di Israe­le, il tutto per la «fidanzatina» che scoprì essere ebrea.
Ci sono giorni che condensano una vita, anche se Magdi Cristia­no Allam di vite ne ha avute tan­te. O forse no, forse era tutto già scritto come dice nel suo nuovo libro, Europa cristiana libera, in libreria da domani per Mondado­ri. Anche la conversione del 2008 e il battesimo da Benedetto XVI, «sono stato cristiano prima anco­ra di rinascere nella fede in Cri­sto ». Anche la scelta di abbando­nare il giornalismo dopo trenta­cinque anni e buttarsi in politica fondando un partito, Protagoni­sti per l’Europa cristiana.
È il suo primo libro da politico,
un testo che ne riassume ragioni e programma, i temi ripetuti in centinaia di articoli e incontri pubblici. Eppure — di là dalla polemica radicale contro un islam considerato «fisiologicamente violento» e non riformabile, la «guerra di conquista » dichiarata dai «tagliagole » e «taglialingua» islamici, il «suicidio dell’Occidente » e «deriva etica» di un’Europa dimentica delle sue «radici giudaico-cristiane » — le pagine mi­gliori sono quelle persona­li, capaci di gettare una lu­ce anche sulle asserzioni più apo­dittiche.
Magdi Cristiano Allam comin­cia dall’ultimo giorno al «Corrie­re della Sera»
, il congedo dal gior­nalismo. Come fossero le sue «Confessioni», la conversione gli fa rileggere i passaggi e le scelte della sua vita come un «lento per­corso » tracciato dall’inizio. Il bambino che piange di notte in collegio, la madre a lavorare lon­tano per farlo studiare, e decide di reagire alla solitudine «tuffan­dosi nella vita»; il ragazzo che si ribella a dittatura e menzogne so­gnando di fare il giornalista o il politico («capo di Stato», già che c’era); lo studente egiziano arriva­to a Roma per fare l’università. E infine i sogni realizzati: dal gior­nalismo sentito come «missio­ne » verso le persone alla politica. «Verità e libertà», «fede e ragio­ne », «valori e regole»: il libro è scandito dai binomi che fondano il suo impegno. Ci pensava da an­ni, scrive in un paragrafo intitola­to «Il fallimento dei miei tentativi di fare politica con il centrode­stra »: un incontro con Berlusconi e l’ipotesi di un ministero nel 2005; Ronchi, Fini e la possibilità di un «incarico governativo» nel 2008; un progetto sull’integrazio­ne con Maroni. Ogni volta non ne ha saputo più nulla, «ti cercano solo se gli servi». Poi la scelta di fare da solo, lo sbarramento alle Europee e la «provvidenziale» in­tesa con l’Udc.
Allam spiega di essere «il civile più scortato d’Italia». E così «ol­tre cinque anni trascorsi da con­dannato a morte dai terroristi isla­mici » lo hanno portato ad «arren­dersi all’evidenza» e concludere che «l’islam moderato non esi­ste ». Nel libro racconta dell’amici­zia con Oriana Fallaci («fai atten­zione », gli scrisse, «fai quel che faccio io, ovvero quello che mia madre mi ha sempre detto: devi avere gli occhi nel culo») e della lunga intervista che la scrittrice, insoddisfatta, non volle pubblica­re. Su una cosa non era d’accordo con lei: «Dalla netta e totale con­danna dell’Islam in quanto reli­gione, dedusse la condanna im­placabile e inappellabile dei mu­sulmani in quanto persone. Un passaggio arbitrario». Allam, del resto, ricorda la madre come una «santa». Dice: «Sono totalmente contrario alle guerre di religio­ne ». L’islam no, ma «si può esse­re musulmani moderati» e con lo­ro «si può dialogare». Purché si rispettino «i diritti fondamentali dell’uomo». E il comando di Ge­sù, «ama il prossimo tuo come te stesso», sia applicato per intero. Poi conclude: «Sogno un’Europa che la smetta di odiare se stessa».

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT