La Libia che dà lezioni di diritti umani... 20/04/2009
La Libia che dà lezioni di diritti umani...
Cari amici, sapete cos´è una cartina di tornasole? Chi ha giocato al piccolo chimico se lo ricorda, è un foglietto di carta che immerso in una soluzione acida diventa blu e si fa invece rosa se la soluzione è alcalina (o viceversa, non importa, le cartoline non sono un trattato di chimica). Le cartine di tornasole sono importanti, perché permettono di distinguere le proprietà essenziali delle cose. Oggi ne abbiamo una davanti, non chimica ma politica, grande come la città di Ginevra. E´ qui infatti che oggi si è aperta una conferenza internazionale organizzata dall´Onu "contro il razzismo, la discriminazione e l´intolleranza". Bello no? Peccato che non sia vero. Come certamente sapete già, è piuttosto una conferenza "per" il razzismo, "per" la discriminazione e "per" l´intolleranza. In gergo si chiama "Durban 2" ma non ha nulla a che fare coi dentifrici. Si tratta della prosecuzione di un´iniziativa iniziata alcuni anni fa con un´analoga conferenza tenuta nella città sudafricana di Durban. Quel che accadde allora fu la cosa più simile a un pogrom internazionale accaduta dopo la fine della Shoà: rappresentanti di Stati e di ONG (organizzazioni non governative) decisero che il male nel mondo (per esempio l´intolleranza, il razzismo, la discriminazione) erano tutti concentrati in un solo luogo, Israele, e in un solo popolo quello ebraico: l´essenza del male. Gli ebrei presenti furono malmenati, la dichiarazione finale fu in buona parte dedicata alla demonizzazione di Israele, ogni dibattito fu segnato dall´odio terzomondista per Israele e l´Occidente. Ora la scena ha buone probabilità di ripetersi. Il comitato preparatore della conferenza, presieduto dalla Libia (sì, la Libia che dà lezioni di diritti umani...) ha steso un testo che nonostante i molti rimaneggiamenti continua a richiamare i risultati della conferenza precedente e dunque la condanna di Israele; la star della riunione sarà il presidente iraniano Ahaminedijad (capite, Iran che dà lezioni di tolleranza...), le ONG hanno già preparato cortei e manifestazioni contro Israele, eccetera. Perché Ginevra è una cartina di tornasole? Semplice, perché obbliga i governi a scegliere se partecipare o no a questa buffonata. Hanno detto di no Israele, il Canada, l´Italia (sia detto a onore del ministro Frattini e a vergogna del Pd che si è opposto con mille pretesti, inclusa la sua parte "filoisraeliana" alla Fassino: anche questa è una cartina di tornasole); e poi l´Olanda, forse la Germania, fra molte esitazioni anche gli Stati Uniti "simpatici" di Obama. Punto. Altri esitano o non dicono, mentre sicuramente saranno a Ginevra la Gran Bretagna capitale di Eurabia e il Vaticano di Ratzinger. Sentita dalle cronache del "Repubblica" il sapore untuoso della santa ipocrisia del Papa, che finge di non sapere nulla dei reali contenuti della conferenza: "Dalla comune origine di tutta l'umanità - ha detto oggi Benedetto XVI parlando a Castel Gandolfo dopo il Regina Coeli - "scaturisce un comune destino", che dovrebbe suscitare in ognuno e in tutti un forte senso di solidarietà e di responsabilità". "Formulo i miei sinceri voti - ha concluso - affinché i delegati presenti alla Conferenza di Ginevra lavorino insieme, con spirito di dialogo e di accoglienza reciproca, per mettere fine ad ogni forma di razzismo, discriminazione e intolleranza, segnando così un passo fondamentale verso l'affermazione del valore universale della dignità dell'uomo e dei suoi diritti, in un orizzonte di rispetto e di giustizia per ogni persona e popolo". Ci piacerebbe sapere che cosa il Santo Padre pensi di queste dichiarazioni del presidente iraniano sul "Corriere" che riassumono il senso vero di Ginevra/Durban: "Israele e' il portabandiera del razzismo", ha detto il presidente della repubblica islamica secondo cui "i sionisti saccheggiano le ricchezze delle nazioni controllando i centri di potere del mondo e hanno creato le condizione per evitare che si parli di questo fenomeno diabolico i cui effetti pesano sulle popolazioni mondiali". Che ne dice il Papa di questo autentico razzismo? Perché manda i suoi rappresentanti a mescolarsi con questa spazzatura? La cartina di tornasole divide in questo caso chi è disposto ad accettare la demonizzazione di Israele da chi la rifiuta. Il risultato è la dimostrazione plastica del bisogno che Israele ha di far da sé: com´è possibile fidarsi di una qualunque garanzia internazionale di una pace futura, che potrebbe comportare l´uso delle armi, quando Eurabia si squaglia anche solo di fronte a un carnevale si parole, gli Stati Uniti esitano, il nobile magistero della chiesa si chiude gli occhi, la bocca e le orecchie come le tre scimmiette (o come qualcuno al tempo del nazismo)?