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Ugo Volli
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Per Cohen-Candide la colpa è sempre di Israele 13/04/2009

Per Cohen-Candide la colpa è sempre di Israele

Cari amici, qualcuno di voi si ricorda di Roger Cohen? Sì, quel giornalista del New York Times, di soprannome Candide ovvero “tutto va ben, madama la marchesa”? Proprio quello che un mese fa si è concesso un giretto turistico a Teheran e gli è bastato per concludere che gli ayatollah in fondo sono gente “razionale” anche se usano un linguaggio un po’ fanatico e che gli ebrei locali sono tutti felicissimi e tifosi entusiasti del regime (tant’è vero che nove su dieci se ne sono andati negli ultimi vent’anni…) e dunque che gli israeliani sono gente strana, troppo nervosa, che sa solo “gridare al lupo”. Un drago, questo Cohen-Candide, uno che deve aver capito da piccolo la cosa fondamentale, cioè che la colpa è sempre di Israele. O un autentico profeta, di quelli che davano la colpa di tutti i disastri sempre ai peccati del popolo ebraico e non c’è mai stato perdono che tenesse, quando si arrabbiavano veniva sempre un disastro.
Be’ queste erano solo le premesse del suo geniale ragionamento. La conclusione è la seguente: “Israele, come fa da quasi due decenni, tenta di assicurarsi il sostegno Usa ed evitare ogni scossone svantaggioso nell'equilibrio di potere in Medio Oriente, che oggi pende pesantemente a suo favore, dipingendo l'Iran come uno Stato canaglia pronto alla guerra nucleare. Il timore è che Obama consideri con giusto scetticismo gli allarmi di Netanyahu, lo rimetta in riga e prosegua con le aperture verso Teheran. La mossa strategica fondamentale di Obama è stata di allontanarsi dalla retorica del «con noi o contro di noi» della guerra al terrore per favorire un riavvicinamento col mondo musulmano al fine di isolare i terroristi. […] L'unico modo per impedire all'Iran la corsa al nucleare e incoraggiare le riforme in un regime oppressivo è sedersi al tavolo dei negoziati. C'è tempo. [...] L'egemonia israeliana si è rivelata una sorta di schiavitù. Per arrivare nella Terra Promessa va ripensato il Medio Oriente, a partire dall'Iran.”
Espressi con qualche ipocrisia (“il timore è che”), questi argomenti sono esattamente  i pensieri e le speranze di Eurabia: Israele rompe le scatole da dieci anni con l’Iran (e magari da sessanta coi palestinesi e da chissà quanto con le persecuzioni). Siamo stufi, adesso per fortuna è arrivato Obama a "rimetterlo in riga”, in modo da "favorire il giusto riavvicinamento" con l'Islam, "che ha fatto tanto per l'America, secondo le parole di Obama davanti al parlamento turco (evidentemente pensava all'11 settembre). E come ha detto il vice di Obama, Biden (quello che passava per la garanzia filo-israeliana del team) “il premier Netanyau sarebbe mal consigliato se pensasse di  attaccare l’Iran; ma sono sicuro che non lo farà”.
E naturalmente gli ayatollah “razionali”, di fronte alle blandizie di Obama si metteranno buoni buoni “al tavolo dei negoziati”, divertendosi un sacco a non dire più "o con voi o contro di voi" ma  “né con voi né contro di voi”, oppure “un po’ con voi, un po’ contro”, “con voi e contro di voi assieme” e altre piacevoli battute molto "razionali" ma cordialissime, che con quattro risate “metteranno fine alla guerra al terrore” (purtroppo non certo al terrore - ce lo terremo senza guerra). Hamas, debitamente riconosciuta, diventerà buonissima, da buona che era già, e al posto dei razzi si occuperà di bocciofile. Hezbollah aprirà tanti circoli di canottieri (rigorosamente solo maschi, su certe cose non si transige), col motto “mens sana in corpore sano” tradotto in arabo purissimo. In questa maniera si metterà finalmente un termine alla “schiavitù” dell’ “egemonia israeliana”, in modo da riportare una buona volta gli ebrei fuori dalla Terra Promessa (che promessa è se ci abitano?), verso  una sana “schiavitù” priva di “egemonia” e di stupidi “lupi” contro cui “gridare”. In qualche ghetto o campo fornito da Eurabia, che di questa cose se ne intende. Grazie Obama, come sei generoso! O come hanno ragione il profeta Cohen-Candide ed Eurabia a idolatrarti così! Resta solo la rogna di disarmare quegli screanzati israeliani che hanno la pretesa di “dipingere l’Iran come uno stato canaglia pronto alla guerra nucleare”, mentre tutti sanno che con la guerra proprio non c’erntra, è pacifico e amichevole nei confronti di tutti. Ma lì ci pensa il Biden a dare i “buoni consigli” a Netanyahu: per esempio potrebbe giocare anche lui alle bocce nei campi di Hamas, così fanno amicizia...
Se queste cose le dicesse D’Alema, non ci meraviglieremmo. Il problema è che le scriva un tale che si chiama Cohen, e sulle pagine di un giornale che da generazioni è l’organo dell’élite ebraica americana. Qualcosa è cambiato, prima che nel rapporto fra amministrazione americana e Israele, in quella fra Israele e la più importante comunità ebraica del mondo. Abbiamo visto purtroppo di recente degli altri sintomi di questo distacco. Per esempio una delle associazioni ebraiche americane più rappresentative, l’American Jewish Congress, ha rifiutato di partecipare al boicottaggio israeliano della conferenza farsa Durban2, anzi si è inserita nella delegazione americana che ha tentato di negoziare la partecipazione degli Usa (per ora sospesa, ma non si sa mai, vedete che alla fine ci tornano). Ci sono stati dei sondaggi fra gli ebrei americani molto poco favorevoli a Israele. Il New York Times ha fatto una campagna durissima contro l’esercito israeliano (con le denunce infondate in prima pagina, le smentite in un trafiletto a pagina 6 in basso).
 Insomma, Israele, se vuole sopravvivere, senza rinunciare alla “schiavitù” della sua indipendenza, dovrà farcela non solo senza l’appoggio dell’esecutivo americano, ma forse anche contro l’umore della famosa “lobby ebraica” di New York. Ce la farà? Nessuno può esserne sicuro. Ma anche su questo punto il buon profeta Cohen si sbaglia. Non c’è affatto “tempo”. Anzi, il tempo stringe. Come dice quell’antica maledizione cinese, probabilmente presto anche il profeta Cohen-Candide “sarà condannato a vivere in tempi interessanti”. Che Dio ce la mandi buona.

Ugo Volli


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